venerdì 17 marzo 2023

IT'S FRIDAY! Quattro poesie inedite di Giusi Montali

It's friday è una rubrica poetica a cura di Luca Pizzolitto



Albedo


viriditas 


I.

si vede dormire ai piedi di una quercia,

l'erba tra i capelli, il sonno quieto

di chi dorme in pace, la quercia affonda

nel ventre, dall'ombelico s'innalza, la schiena

è radice, e lei dorme nell'ombra, fiorisce

il cranio, sì trasforma in volta: voci

s'avvicinano, si arrampicano, e lei

sorregge tutti: albero e popolo 


II.

trasformarsi nel rumore di fondo, divenire

albero, fluire dall'interno, rovesciarsi

nel cielo, nella terra affondare, nella stasi

il movimento, lo scorrere delle stagioni:

ergersi a tempo, nel tempo, mutare

a tempo, fare parte del primo suono,

vestirsi di sé


III.

sola, tutta sola, tutt'una

nel tepore che diviene ardore

per adorare le ore del fuoco

e custodirle e ravvivarle

nel caldo turbinio del sangue,

nella pelle che respira e ricorda,

tirarsi addosso tutto il rosso

il giallo e l'arancione, mescolarsi

al vento, al verde, al verde dell'età,

viriditas, il verde della

verità, custodire e l'acqua e il sole,

e il loro mitigarsi




**


Quando sarò angelica


le biblioteche sono piene di lacrime e i fiori cadono dai prugni,

mentre io resto in casa giornate intere e guardo nell’armadio

le rose fiorire e parlo di nuovo a me stessa e alle tante in me

che vivono nei vasi da fiori aspettando che la notte finisca


conversando si riconoscono e si misurano, imparano

dove ferire e dove curare, prima per gioco, poi non più,

e la luce del mattino illumina il letto: sono di nuovo

ricaduta nella commedia e indosso uno sporco io


ho il gemito dei colombi e piume e quando infine

sarò angelica, mi toglierò i vestiti e vedrò:

la nota da cui tutto ebbe inizio e che ancora risuona

e il sogno di una formica che ridisegna l’universo



- tanti universi quante specie sognanti! -

nei probabili e improbabili universi 

si ripete inizio e fine: scriverò ancora 

questa poesia, e so di averla già scritta prima


nella polvere un albero si risveglia, verde e fiorito,

dopo il sonno invernale, nel calore riapre gli occhi

non sapendo nulla della neve, e il sognatore ai suoi piedi

dorme, sogna, e nel sogno esplode un altro universo



(La poesia è stata ispirata dal ritrovamento e dalla rilettura della selezione da me operata di alcuni versi di Allen Ginsberg provenienti da testi differenti.)





Giusi Montali (1986) insegnante di yoga e poeta, si è laureata a Bologna con una tesi su Amelia Rosselli e ha conseguito un dottorato presso l'università di Pavia. 

È autrice di Fotometria (Prudrock spa, 2013) e di Dietro l'occhio (Howphelia, 2021) e coautrice, assieme a Luca Rizzatello, di Faria ( Dot.com Press, 2016). Alcuni suoi testi sono antologizzati nel secondo volume di Poeti italiani nati negli anni '80 e '90 a cura di Giulia Martini. 

Ha collaborato con la rivista cartacea "Le voci della Luna" e collabora con la rivista online "Ibridamenti". 

È stata nella giuria del Premio Anna Osti e in quella di Bologna in Lettere.

Ha organizzato reading presso diversi locali di Bologna e ha curato assieme a Luca Rizzatello la rassegna poetica Precipitati e Composti.

È coautrice assieme a Martina Campi del format di poesia formula_truepoetry.


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