di Adele Desideri (v. anche qui)
Gentili
lettori, segnalo quanto segue:
*L’interessante,
erudito romanzo di Rosa Elisa Giangoia, Febe. Dal Tempo all’eterno,
Europa Edizioni 2018
“Ripensavo agli uomini e alle donne che duemila anni fa avevano incontrato per la prima volta la parola di Gesù, a quelli che non l’avevano direttamente conosciuto, ma a cui la sua buona novella era stata portata da altri da un luogo all’altro. Vivevano come noi in una società con tante sollecitazioni, tanti dubbi, tante proposte di vita, potevano confrontarsi con molti altri messaggi, diversi e allettanti, eppure avevano scelto quello di Gesù, l’avevano fatto proprio, l’avevano comunicato con convinzione ed efficacia ad altri perché potesse poi arrivare fino a noi, passando da una persona all’altra, da una generazione a quella successiva.”
Febe è una donna greca, colta e curiosa, dotata di un‚intelligenza vivace e un animo gentile; figlia del suo tempo, rispetta gli dèi e i precetti dei suoi avi ma sono molte le domande che albergano nel suo cuore e che non trovano risposta nel culto dei padri. L’incontro con Paolo di Tarso e la testimonianza che egli dà della fede nel Cristo segneranno per lei l’inizio di una vita nuova; carità, misericordia, perdono sono concetti che l‚affascinano e la inducono a sperare in un mondo diverso, ma è soprattutto la prospettiva della resurrezione che spalanca le porte alla salvezza eterna, a conquistarla. Una storia di conversione lontanissima nel tempo eppure straordinariamente vicina al cuore di chi voglia ad essa accostarsi, per ripercorrere con Febe un intenso cammino di crescita, spirituale e umana.
Al link www.europaedizioni.it/1/febe_dal_tempo_all_eterno_rosa_elisa_giangoia_11547489.html
“Ripensavo agli uomini e alle donne che duemila anni fa avevano incontrato per la prima volta la parola di Gesù, a quelli che non l’avevano direttamente conosciuto, ma a cui la sua buona novella era stata portata da altri da un luogo all’altro. Vivevano come noi in una società con tante sollecitazioni, tanti dubbi, tante proposte di vita, potevano confrontarsi con molti altri messaggi, diversi e allettanti, eppure avevano scelto quello di Gesù, l’avevano fatto proprio, l’avevano comunicato con convinzione ed efficacia ad altri perché potesse poi arrivare fino a noi, passando da una persona all’altra, da una generazione a quella successiva.”
Febe è una donna greca, colta e curiosa, dotata di un‚intelligenza vivace e un animo gentile; figlia del suo tempo, rispetta gli dèi e i precetti dei suoi avi ma sono molte le domande che albergano nel suo cuore e che non trovano risposta nel culto dei padri. L’incontro con Paolo di Tarso e la testimonianza che egli dà della fede nel Cristo segneranno per lei l’inizio di una vita nuova; carità, misericordia, perdono sono concetti che l‚affascinano e la inducono a sperare in un mondo diverso, ma è soprattutto la prospettiva della resurrezione che spalanca le porte alla salvezza eterna, a conquistarla. Una storia di conversione lontanissima nel tempo eppure straordinariamente vicina al cuore di chi voglia ad essa accostarsi, per ripercorrere con Febe un intenso cammino di crescita, spirituale e umana.
Al link www.europaedizioni.it/1/febe_dal_tempo_all_eterno_rosa_elisa_giangoia_11547489.html
*La copiosa e
preziosa antologia Lunario di desideri, a cura di Vincenzo Guarracino,
Di Felice Edizioni, 2019, recensita da Alessandra Peluso, il 29 maggio 2019, in
www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/lunario-di-desideri-recensione-antologia-curata-da-vincenzo-guarracino-607462.html
“Nelle pagine del "libro infinito" della vita, la parola "amore" si declina in infiniti modi: abbracci, baci, assedio, assalti, desideri, fedeltà, tutto troppo spesso al passato, se non con al presente la minaccia del disamore, quando non drammaticamente addirittura dell’odio.
Ma cosa vuol dire esattamente la parola "amore"? (…) È all'interno di questo quadro che si collocano le risposte dei poeti interrogati in questo catalogo (troppo vasto, troppo ristretto?): risposte che compongono un romanzo e un’avventura proteiforme e interminabile (in senso freudiano), dal cui attraversamento, come da un mosaico, si può tentare di ricavare una teoria, una sacra processione di immagini” (dalla prefazione di Vincenzo Guarracino).
Scheda del libro al link www.edizionidifelice.it/pubblicazioni/ilgabbiere/lunario-di-desideri.html
*La recensione di Tiberio Crivellaro all’antologia Lunario di desideri, a cura di Vincenzo Guarracino, Di Felice Edizioni 2019.
Al link www.altrogiornalemarche.it/2019/04/il-lunario-dei-desideri-una-bella-antologia-curata-da-vincenzo-guarracino-con-tante-riflessioni-sullamore/
“Nelle pagine del "libro infinito" della vita, la parola "amore" si declina in infiniti modi: abbracci, baci, assedio, assalti, desideri, fedeltà, tutto troppo spesso al passato, se non con al presente la minaccia del disamore, quando non drammaticamente addirittura dell’odio.
Ma cosa vuol dire esattamente la parola "amore"? (…) È all'interno di questo quadro che si collocano le risposte dei poeti interrogati in questo catalogo (troppo vasto, troppo ristretto?): risposte che compongono un romanzo e un’avventura proteiforme e interminabile (in senso freudiano), dal cui attraversamento, come da un mosaico, si può tentare di ricavare una teoria, una sacra processione di immagini” (dalla prefazione di Vincenzo Guarracino).
Scheda del libro al link www.edizionidifelice.it/pubblicazioni/ilgabbiere/lunario-di-desideri.html
*La recensione di Tiberio Crivellaro all’antologia Lunario di desideri, a cura di Vincenzo Guarracino, Di Felice Edizioni 2019.
Al link www.altrogiornalemarche.it/2019/04/il-lunario-dei-desideri-una-bella-antologia-curata-da-vincenzo-guarracino-con-tante-riflessioni-sullamore/
*La pregiata
raccolta di poesie di Michele Brancale, L’apocrifo nel baule, prefazione
a cura di Roberto R. Corsi, Passigli 2019.
“… è molto difficile reprimere l’istinto di indagare o anche solo farci rivelare da chi sia stato scritto e che sostanza abbia L’apocrifo nel baule, ossia quel libro ritrovato (dalla copertina «bianca, ma con leggere macchie di color avorio dovute all‚umidità»), che, secondo il preambolo, Michele Brancale si astiene per lunghi anni dal leggere e finalmente «riscrive insieme» al suo autore originario… Tutto ciò con versi di grande efficacia, in un gioco di specchi… in linea con i migliori esiti delle raccolte precedenti del poeta…” (Roberto R. Corsi).
„Michele Brancale… è padrone delle tecniche di versificazione. Non ha alcun timore a confrontarsi con forme canoniche della produzione poetica italiana, e quando usa il verso sciolto non rinuncia ad un senso della musicalità probabilmente mediato da una ideale tradizione che parte dall’Ermetismo e arriva a Giorgio Caproni. I versi di Brancale scivolano leggeri sotto gli occhi del lettore che, preso da quello che a tutti gli effetti gli è posto come un racconto, a un primo sguardo neanche fa troppo caso alla pure precisissima struttura metrica che sorregge l’opera…” (Francesco Prisco).
Nato nel 1966, Michele Brancale vive e lavora a Firenze. Le sue precedenti raccolte sono La fontana d’acciaio (2007), Salmi metropolitani (2009, con prefazione di Antonio Tabucchi), La perla di Lolek (2011) e Rosa dei Tempi apparsa in questa nostra collana (2014, con prefazione di Gianni D’Elia). Si occupa di cronaca e critica letteraria per i quotidiani „La Nazione” e „Avvenire”. Tra le altre sue pubblicazioni, il recente romanzo Esodo in ombra (Giuliano Ladolfi, 2016).
“… è molto difficile reprimere l’istinto di indagare o anche solo farci rivelare da chi sia stato scritto e che sostanza abbia L’apocrifo nel baule, ossia quel libro ritrovato (dalla copertina «bianca, ma con leggere macchie di color avorio dovute all‚umidità»), che, secondo il preambolo, Michele Brancale si astiene per lunghi anni dal leggere e finalmente «riscrive insieme» al suo autore originario… Tutto ciò con versi di grande efficacia, in un gioco di specchi… in linea con i migliori esiti delle raccolte precedenti del poeta…” (Roberto R. Corsi).
„Michele Brancale… è padrone delle tecniche di versificazione. Non ha alcun timore a confrontarsi con forme canoniche della produzione poetica italiana, e quando usa il verso sciolto non rinuncia ad un senso della musicalità probabilmente mediato da una ideale tradizione che parte dall’Ermetismo e arriva a Giorgio Caproni. I versi di Brancale scivolano leggeri sotto gli occhi del lettore che, preso da quello che a tutti gli effetti gli è posto come un racconto, a un primo sguardo neanche fa troppo caso alla pure precisissima struttura metrica che sorregge l’opera…” (Francesco Prisco).
Nato nel 1966, Michele Brancale vive e lavora a Firenze. Le sue precedenti raccolte sono La fontana d’acciaio (2007), Salmi metropolitani (2009, con prefazione di Antonio Tabucchi), La perla di Lolek (2011) e Rosa dei Tempi apparsa in questa nostra collana (2014, con prefazione di Gianni D’Elia). Si occupa di cronaca e critica letteraria per i quotidiani „La Nazione” e „Avvenire”. Tra le altre sue pubblicazioni, il recente romanzo Esodo in ombra (Giuliano Ladolfi, 2016).
*Il saggio -
„limpido, seducente, intenso” - di Paolo Lagazzi, Come le libellule fra ilvento e la quiete. Fluttuando tra Giappone e Occidente, La Vita Felice 2019.
„Nella lunga e complessa vicenda della scoperta dell’Oriente da parte dell’Occidente, il Giappone occupa un ruolo del tutto a sé. Radicato in regioni inafferrabili dello spirito ma tanto flessibile da assorbire con estrema rapidità e precisione usi e costumi occidentali, regno dei colori tersi e delle sfumature, della forza guerriera e della grazia, degli infiniti cerimoniali e della più profonda naturalezza, della nudità e del mistero, il Giappone sfugge a ogni descrizione semplice, univoca. Paolo Lagazzi, uno tra i più fini e originali saggisti italiani, da quarant’anni esplora il mondo nipponico, e in questo libro raccoglie le pagine migliori che ha dedicato a esso, molte finora inedite. Il volume si articola in tre parti: nella prima Lagazzi ripercorre alcuni testi e autori cruciali della lirica giapponese antica e moderna; nella seconda esamina gli echi e i riflessi della poesia, dell‚arte e della sensibilità giapponese nella poesia italiana dal tardo Ottocento fino ai nostri giorni; nella terza dialoga con tre celebri maestri della tradizione Zen (Sen no Rikyu, Sengai Gibon, Taisen Deshimaru) e con tre occidentali (Nikos Kazantzakis, Henri Cartier-Bresson, Fausto Taiten Guareschi) che di quella tradizione hanno nutrito, in modi diversi, la loro opera e la loro vita. Conclude il libro, come un brindisi ideale al Giappone, una riflessione su ciò che significa bere del „vero” sakè a Tokyo. Il quadro complessivo che queste pagine offrono dell’arte, della lirica e dell’anima giapponese, e della loro fortuna in Occidente, è tra i più poetici e limpidi, seducenti e intensi mai apparsi in Italia” (dalla copertina).
*Infine, il Corso di potenziamento-flessibilità di Religione
Prof.ssa Antonella Martinelli (nome de plume Adele Desideri)
Istituto di Istruzione Superiore Bertrand Russell
Liceo Scientifico Bertrand Russell
Liceo delle Scienze Umane Bertrand Russell
Liceo Classico Omero
Anno scolastico 2018-2019
L’adolescenza e il sapere intuitivo, empatico, dialogico, creativo, simbolico, interreligioso. Riflessioni etiche. Interventi di diversi artisti e intellettuali.
Il corso è stato dedicato, per il primo bimestre, agli studenti del triennio, per il terzo bimestre agli studenti del biennio.
15 ottobre 2018
Paolo Lagazzi
Presentazione del romanzo Light stone, Passigli, Bagno a Ripoli, Firenze, 2014
22 ottobre 2018
El Grinta
A proposito del romanzo Giuseppe, Gruppo Albatros, Il Filo, Roma, 2016: l’identità di genere. Riflessioni etiche e antropologiche.
29 ottobre 2018
Oscar Marcheggiani
La via francigena: in viaggio con i nipoti
5 novembre 2018
Ottavio Rossani
Letture da
Il teatrino delle scomparse, Periferia, Cosenza, 1992
Il fulmine nel tuo giardino, Nicolini, Gavirate (VA), 1994
11 febbraio 2019
Luigi Cannillo
La città come luogo di memoria e di poesia.
Riflessioni etiche
25 febbraio 2019
Don Graziano Gianola
Essere preti, oggi
Don Graziano Gianola è Vicario parrocchiale della comunità pastorale Gesù Buon Pastore (Santa Maria del Buon Consiglio e Santi Giovanni e Paolo, Bovisa, Milano) e docente di Religione presso l‚Istituto Comprensivo Giovanni Pascoli. Scuola Secondaria di Primo grado A. Mauri
4 marzo 2019
Francesco Piscitello
Questioni di bioetica
„Nella lunga e complessa vicenda della scoperta dell’Oriente da parte dell’Occidente, il Giappone occupa un ruolo del tutto a sé. Radicato in regioni inafferrabili dello spirito ma tanto flessibile da assorbire con estrema rapidità e precisione usi e costumi occidentali, regno dei colori tersi e delle sfumature, della forza guerriera e della grazia, degli infiniti cerimoniali e della più profonda naturalezza, della nudità e del mistero, il Giappone sfugge a ogni descrizione semplice, univoca. Paolo Lagazzi, uno tra i più fini e originali saggisti italiani, da quarant’anni esplora il mondo nipponico, e in questo libro raccoglie le pagine migliori che ha dedicato a esso, molte finora inedite. Il volume si articola in tre parti: nella prima Lagazzi ripercorre alcuni testi e autori cruciali della lirica giapponese antica e moderna; nella seconda esamina gli echi e i riflessi della poesia, dell‚arte e della sensibilità giapponese nella poesia italiana dal tardo Ottocento fino ai nostri giorni; nella terza dialoga con tre celebri maestri della tradizione Zen (Sen no Rikyu, Sengai Gibon, Taisen Deshimaru) e con tre occidentali (Nikos Kazantzakis, Henri Cartier-Bresson, Fausto Taiten Guareschi) che di quella tradizione hanno nutrito, in modi diversi, la loro opera e la loro vita. Conclude il libro, come un brindisi ideale al Giappone, una riflessione su ciò che significa bere del „vero” sakè a Tokyo. Il quadro complessivo che queste pagine offrono dell’arte, della lirica e dell’anima giapponese, e della loro fortuna in Occidente, è tra i più poetici e limpidi, seducenti e intensi mai apparsi in Italia” (dalla copertina).
*Infine, il Corso di potenziamento-flessibilità di Religione
Prof.ssa Antonella Martinelli (nome de plume Adele Desideri)
Istituto di Istruzione Superiore Bertrand Russell
Liceo Scientifico Bertrand Russell
Liceo delle Scienze Umane Bertrand Russell
Liceo Classico Omero
Anno scolastico 2018-2019
L’adolescenza e il sapere intuitivo, empatico, dialogico, creativo, simbolico, interreligioso. Riflessioni etiche. Interventi di diversi artisti e intellettuali.
Il corso è stato dedicato, per il primo bimestre, agli studenti del triennio, per il terzo bimestre agli studenti del biennio.
15 ottobre 2018
Paolo Lagazzi
Presentazione del romanzo Light stone, Passigli, Bagno a Ripoli, Firenze, 2014
22 ottobre 2018
El Grinta
A proposito del romanzo Giuseppe, Gruppo Albatros, Il Filo, Roma, 2016: l’identità di genere. Riflessioni etiche e antropologiche.
29 ottobre 2018
Oscar Marcheggiani
La via francigena: in viaggio con i nipoti
5 novembre 2018
Ottavio Rossani
Letture da
Il teatrino delle scomparse, Periferia, Cosenza, 1992
Il fulmine nel tuo giardino, Nicolini, Gavirate (VA), 1994
11 febbraio 2019
Luigi Cannillo
La città come luogo di memoria e di poesia.
Riflessioni etiche
25 febbraio 2019
Don Graziano Gianola
Essere preti, oggi
Don Graziano Gianola è Vicario parrocchiale della comunità pastorale Gesù Buon Pastore (Santa Maria del Buon Consiglio e Santi Giovanni e Paolo, Bovisa, Milano) e docente di Religione presso l‚Istituto Comprensivo Giovanni Pascoli. Scuola Secondaria di Primo grado A. Mauri
4 marzo 2019
Francesco Piscitello
Questioni di bioetica
„Direi che la poesia cerca di
trattenere per un istante, sull‚orlo dell‚abisso, le cose che stanno per essere
cancellate”
(Tiziano Salari, Piacere della conoscenza e questione della verità, in Anterem, anno XXXV, giugno 2010, Anterem Edizioni, pag. 85)
(Tiziano Salari, Piacere della conoscenza e questione della verità, in Anterem, anno XXXV, giugno 2010, Anterem Edizioni, pag. 85)
Nessun commento:
Posta un commento