recensione di Gian Ruggero Manzoni
LEALTAD DE LOS GIRASOLES - LEALTA' DEI GIRASOLI
di Gladys Basagoitia Dazza, FaraEditore, casa editrice dell’amico Alessandro Ramberti.
Gladys Basagoitia Dazza, biologa, è nata a Lima e vive a Perugia. Fra le sue tante opere in poesia: “La zarza ardiendo”; “Peces ebrios”; “Otra vez sobre el viento”; “L’infinito amore”; “Donna Eros”; “Selva invisibile”; “Polifonia”; “Il colore dei sogni”; “La carne / El sueño”; “Danza immobile”; “Finestra cosmica”; “Oceano di luce”; “Aurora del rinascere”; “La via dell’arcobaleno”; “L’empireo della rosa”; “Il loto della pace”; “L’iris della speranza”; mentre, in narrativa: “Il fiume senza foce”. Al suo attivo ha molti premi vinti, fra i quali il Premio Camaiore. Da una sua poesia, così da renderci conto del suo respiro: “indagare con molta fatica / il vissuto / c’è un’entità prodigiosa / che dirige / un territorio inaccessibile / allargare / i confini della coscienza / per meglio ridere di noi stessi / ridere veramente di cuore / sentire il cuore che galoppa / gli occhi luccicano di gioia / siamo ogni tanto dei bambini / nati da gravidanze fantastiche / creature del nostro cervello”. Questa, della Basagoitia Dazza, è una raccolta assoluta e profetica, prefata dalla poetessa boliviana Ruth Cárdenas Vettori. Molteplici i temi poetici in essa trattati: le vicende vissute dall’autrice prima in Sud America poi in Italia; gli amori; i dolori; le figure famigliari e gli amici, a cui ha dedicato alcuni componimenti. Innegabilmente, come nel suo stile, l’amore del quale parla Gladys appartiene all’eterna energia che lotta sul nostro pianeta e nell’universo per donare a tutte le creature l’alito della vita, contro ogni tenebra e ogni morte. La lealtà di un fiore, il girasole, legato per l’intera esistenza all’astro che illumina il mondo, diviene la similitudine accorata che si raccoglie nei versi di questo libro, riferita all’esistenza della poetessa, quale migrazione trascendentale dalla terra delle popolazioni che adoravano il sole alla luce del sole della cristianità. Argomenti quindi elevati, sostenuti da una grande forza d’animo e da una fede granitica. Detto fra noi, mi danno gioia queste prese di posizione nette, coerenti, quel tanto titaniche.
LEALTAD DE LOS GIRASOLES - LEALTA' DEI GIRASOLI
di Gladys Basagoitia Dazza, FaraEditore, casa editrice dell’amico Alessandro Ramberti.
Gladys Basagoitia Dazza, biologa, è nata a Lima e vive a Perugia. Fra le sue tante opere in poesia: “La zarza ardiendo”; “Peces ebrios”; “Otra vez sobre el viento”; “L’infinito amore”; “Donna Eros”; “Selva invisibile”; “Polifonia”; “Il colore dei sogni”; “La carne / El sueño”; “Danza immobile”; “Finestra cosmica”; “Oceano di luce”; “Aurora del rinascere”; “La via dell’arcobaleno”; “L’empireo della rosa”; “Il loto della pace”; “L’iris della speranza”; mentre, in narrativa: “Il fiume senza foce”. Al suo attivo ha molti premi vinti, fra i quali il Premio Camaiore. Da una sua poesia, così da renderci conto del suo respiro: “indagare con molta fatica / il vissuto / c’è un’entità prodigiosa / che dirige / un territorio inaccessibile / allargare / i confini della coscienza / per meglio ridere di noi stessi / ridere veramente di cuore / sentire il cuore che galoppa / gli occhi luccicano di gioia / siamo ogni tanto dei bambini / nati da gravidanze fantastiche / creature del nostro cervello”. Questa, della Basagoitia Dazza, è una raccolta assoluta e profetica, prefata dalla poetessa boliviana Ruth Cárdenas Vettori. Molteplici i temi poetici in essa trattati: le vicende vissute dall’autrice prima in Sud America poi in Italia; gli amori; i dolori; le figure famigliari e gli amici, a cui ha dedicato alcuni componimenti. Innegabilmente, come nel suo stile, l’amore del quale parla Gladys appartiene all’eterna energia che lotta sul nostro pianeta e nell’universo per donare a tutte le creature l’alito della vita, contro ogni tenebra e ogni morte. La lealtà di un fiore, il girasole, legato per l’intera esistenza all’astro che illumina il mondo, diviene la similitudine accorata che si raccoglie nei versi di questo libro, riferita all’esistenza della poetessa, quale migrazione trascendentale dalla terra delle popolazioni che adoravano il sole alla luce del sole della cristianità. Argomenti quindi elevati, sostenuti da una grande forza d’animo e da una fede granitica. Detto fra noi, mi danno gioia queste prese di posizione nette, coerenti, quel tanto titaniche.
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