Mariangela De Togni raccoglie queste sue poesie in Frammenti di sale edito da Fara Editore nel 2013. Appena saputo il titolo del libro, ho pensato circoscrivesse il dolore dell’autrice in cui il sale rappresentava le lacrime, per cui è stata una piacevole sorpresa rendermi conto di essere in errore e scoprire che in fondo, per la poetica di Mariangela, questi frammenti di sale sono lì, per purificarci, per disinfettare in qualche modo l’uomo.
Rigiro ancora tra le mani questo piccolo libro di poesie, è sottile, leggero, delicato, ma al tempo stesso è imponente. Già dalla copertina possiamo recepire dove l’autrice desidera portarci, quali riflessioni è disposta ad insinuare nel lettore con la sua poetica. Per questo motivo troviamo uno scorcio di montagna, quasi un sentiero pietroso in salita che evidenzia un percorso interiore non facile da affrontare pronto a sfociare nello spazio del cielo, che a mio modo di vedere rappresenta la speranza, l’apertura a quello che sarà… alla consapevolezza che qualcuno è pronto ad aiutarci… e a questo “qualcuno” dedica l’ultima poesia della silloge Perdonaci Signore.
Mariangela è una suora orsolina in grado di vivere il mondo nelle sue più piccole rappresentazioni, nelle cose che forse alcuni di noi con gli anni hanno dimenticato, cosi come alcune parole che oggi molte persone non usano perché hanno lasciato il cammino a parole più da dialogo verbale. La poetica è tutt’altro che difficile, anzi personalmente la trovo molto delicata e molto musicale. I versi sono per lo più corti, ma catturano spazio con i loro significati rendendo alcuni di loro veri e propri passi spirituali.
La poesia dell’autrice è capace di farci rinnamorare di cose futili, come può esserlo una “… goccia di rugiada…”, è questo che mi fa apprezzare i libro Frammenti di sale.
Un libro capace di diventare un album di fotografie se riesci ad assaporarne il senso. Un’antologia che sprigiona odori, colori, sensazioni, sentimenti, ma soprattutto ci riporta al valore della condivisione, dell’amore per il prossimo, con i versi “Ho regalato i miei sandali / sulla scorciatoia del cielo. / E il cuore s’è fatto leggero /come una felicità.”
Semplice… ma immenso.
25/06/2013 - Guido Passini
Rigiro ancora tra le mani questo piccolo libro di poesie, è sottile, leggero, delicato, ma al tempo stesso è imponente. Già dalla copertina possiamo recepire dove l’autrice desidera portarci, quali riflessioni è disposta ad insinuare nel lettore con la sua poetica. Per questo motivo troviamo uno scorcio di montagna, quasi un sentiero pietroso in salita che evidenzia un percorso interiore non facile da affrontare pronto a sfociare nello spazio del cielo, che a mio modo di vedere rappresenta la speranza, l’apertura a quello che sarà… alla consapevolezza che qualcuno è pronto ad aiutarci… e a questo “qualcuno” dedica l’ultima poesia della silloge Perdonaci Signore.
Mariangela è una suora orsolina in grado di vivere il mondo nelle sue più piccole rappresentazioni, nelle cose che forse alcuni di noi con gli anni hanno dimenticato, cosi come alcune parole che oggi molte persone non usano perché hanno lasciato il cammino a parole più da dialogo verbale. La poetica è tutt’altro che difficile, anzi personalmente la trovo molto delicata e molto musicale. I versi sono per lo più corti, ma catturano spazio con i loro significati rendendo alcuni di loro veri e propri passi spirituali.
La poesia dell’autrice è capace di farci rinnamorare di cose futili, come può esserlo una “… goccia di rugiada…”, è questo che mi fa apprezzare i libro Frammenti di sale.
Un libro capace di diventare un album di fotografie se riesci ad assaporarne il senso. Un’antologia che sprigiona odori, colori, sensazioni, sentimenti, ma soprattutto ci riporta al valore della condivisione, dell’amore per il prossimo, con i versi “Ho regalato i miei sandali / sulla scorciatoia del cielo. / E il cuore s’è fatto leggero /come una felicità.”
Semplice… ma immenso.
25/06/2013 - Guido Passini
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