nota di lettura di Maria Grazia Martina
La seconda è drammaticamente più vicina: Esecuzioni evoca l'assenza di un tempo musicale, risuona nel tempo dell'oblio di cose di per sé obsolete, ma non oggettive.
Memoria e assenza, ascolto e silenzio sono le coppie di opposti racchiuse in questo scrigno di pensiero, che suona come un carillon al giro di chiave, apre, pagina dopo pagina, una selezione di “brani” a ritmo di sguardo e a semantica di gesto scrittorio. Un procedere per visioni e contrappunti.
Come nei resti di un antico teatro greco rimane anche in questo testo una skené d'attesa, vibrante dello spirito del tempo presente.
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