lunedì 30 gennaio 2012

Maria Di Lorenzo: Lettera agli amici - 30 gennaio 2012

Carissimi amici,

un giorno il poeta Biagio Marin era sulla spiaggia di Grado, la sua città, e fotografava il cielo rannuvolato. Gli passò accanto una bambina che gli disse, con velato rimprovero: "No xe fotografa i nuoi (le nuvole)." Al che lui, di rimando, lievemente sorpreso: "Ma mi satu (lo sai) son un poeta...". E lei, pronta, con l'occhio vispo, ribatte: "Ma va, che i poeti xe tuti morti!"

Mi tornava in mente proprio questo episodio l'altro giorno quando mi sono arrivate tra le mani le prime copie del mio nuovo libro, La luce e il grido, dedicato al poeta Elio Fiore. Perchè quel giorno lontano del 1993 in cui io io conobbi, andando a casa sua per una intervista, era la prima volta che conoscevo un poeta vivente. Anche per me, infatti, i poeti fino a quel giorno erano "tutti morti", come per quella bambina sul molo di Grado, essendo uscita da poco tempo dall'esperienza degli anni universitari in cui avevo studiato ed amato centinaia e centinaia di autori, necessariamente nati e vissuti in altre epoche. Con Elio Fiore invece avvicinavo un poeta vivente, un poeta con cui anzi da quel giorno avrei stretto una lunga e importante amicizia, che è durata fino alla sua morte e che non si è mai conclusa, perchè oggi prosegue, misteriosamente ma concretamente, su un piano diverso.

Quando lo incontrai, mi accorsi che viveva assai poveramente, eppure mi sembrava l'uomo più ricco dell'universo: aveva dentro una gioia, una gioia pazzesca, irresistibile, e io volevo capire che cosa fosse quella gioia, quel fervore, quella fede. E' stato molto importante per me poter godere della sua amicizia, e con questo libro io ho adempiuto a una promessa. Elio, infatti, mi fece promettere che dopo la sua morte gli avrei dedicato un libro, me lo fece promettere solennemente. E, come sapete, ogni promessa è un debito.

Così  questo volume, La luce e il grido, di cui potete leggere - se lo volete - una scheda sul mio sito ( http://mariadilorenzo.wordpress.com/2012/01/13/la-luce-e-il-grido/ ) esce esattamente nel decennale della sua scomparsa ed io spero che vi piaccia e che, soprattutto, vi faccia conoscere un poeta capace di emozionarvi come emozionò me fin dalla prima volta e di farvi scoprire il "segreto" della sua pazzesca felicità.

Agli amici giornalisti, critici letterari e scrittori che pensano di scrivere una recensione del mio libro chiedo di mandarmi il loro indirizzo preciso per poter loro inviare una copia omaggio del volume. Vi ringrazio anticipatamente per il vostro interesse, di vero cuore.

Un saluto affettuoso a tutti voi, e a presto!

Maria Di Lorenzo

http://mariadilorenzo.wordpress.com

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