giovedì 16 giugno 2011

DIALETTI E LINGUAGGI SONORI a Forlì

  LA CIRCOSCRIZIONE N. 3

in collaborazione con

IL CENTRO CULTURALE L’ORTICA-FORLÌ  

del Comune di Forlì
 Via Dragoni n. 52 - FORLÌ

 e la BIBLIOTECA COMUNALE A. SAFFI

Presenta la
RASSEGNA CULTURALE ESTATE 2011
DIALETTI E LINGUAGGI SONORI

presso Anfiteatro del Centro Musicale della Circoscrizione 3, Via Dragoni n. 52

PROGRAMMA:

MARTEDÌ 5 LUGLIO 2011, ore 21:
GUARDRAIL in blues
Con GIOVANNI NADIANI & CHRISTOPHER RUNDLE (Canto e Chitarra).
Recital in dialetto meticcio con accompagnamento musicale.
Giovanni Nadiani è uno dei maggiori poeti contemporanei in dialetto romagnolo; Attore recitante in varie lingue, è autore di varie opere di poesia in dialetto e Docente di lingue presso l’Università di Bologna, sede di Forlì. Nato a Cotignola di Ravenna vive a Reda di Faenza.
Chris Rundle, inglese,  noto jazzista, si esibisce in vari concerti di musica jazz. È nato a Brighton (GB) nel 1963, vive tra Bologna e Forlì dove insegna lingue straniere presso la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori .

MARTEDÌ  12 LUGLIO, ore 21:
ÓCC PIN AD SÖN fra poesia civile e nuovi idiomi .
Recital in dialetto forlivese con DANILA ROSETTI, presenta Paolo Borghi.
Danila  Rosetti è nata e vive a Forlì dove lavora come medico di base. Poetessa e scrittrice in dialetto, è ben nota per la sua attività artistica sia in Romagna che a livello nazionale e per la sua particolare capacità recitativa. Nel 2007 ha pubblicato il suo primo libro Strambarì in dialetto romagnolo, edito dalla Mandragora di Imola, con presentazione di Davide Argnani.
Paolo Borghi è nato e vive a Marina di Ravenna. Poeta e critico, è redattore della rivista La ludla, periodico dell’Associazione “Istituto Friedrich Schürr” di Santo Stefano di Ravenna.

MARTEDÌ 19 LUGLIO, ore 21:
CARNEADE o PRIMO CARNERA? La carne del poeta di/con ENZO MINARELLI.
Storia di normale follia quella di dedicarsi a lei, (la poesia) tra umori padani e sapori mondani internazionali, nella convinzione che lei sia la cosa più innocente di questo mondo (Hölderlin) tuttavia aveva ragione Alfredino Giuliani quando diceva che moltissimi fanno poesia, pochissimi la scrivono, anche perché la vera poesia secondo il poeta brasiliano Grünewald ć “scriVivere!”)alla luce di queste considerazioni Enzo Minarelli intreccia il suo percorso poetico partendo dalle origini fino alla musica rock!
Enzo Minarelli è poeta, attore e performer ben noto in Italia e in varie parti del mondo (Usa, Sud America, Spagna e ovviamente in Italia). È nato e vive a Cento di Ferrara, ha al suo attivo numerose pubblicazioni di opere di poesia visiva e lineare.

Ogni incontro sarà presentato dal Presidente della Circoscrizione n. 3, Dr. Giuliano Preda, con una breve introduzione di Davide Argnani del Centro Culturale L’Ortica di Forlì.



Enzo Minarelli, nato nel 1951 (laureato con tesi di psicolinguistica all’Università di Venezia), si occupa di poesia e delle sue praticabili aperture verso il suono, la scrittura, il video e lo spettacolo, sin dagli anni Settanta.
Ha pubblicato diversi titoli di poesia lineare, tra cui “O’ grande ventre dell’onda” (Lecce,2007) “seiperunosei” (Lecce, 2000), “Poesie Doccaso” (Reggio Emilia, 1993), “Meccanografie” (Udine, 1991), “Poemi Cognomi” (Roma, 1988), “El Poemméxico” (Città del Messico, 1988), “Commediarcom” (Napoli, 1983), “Multipoesie Melogrammatiche” (Mulino di Bazzano, 1981), “Obscuritas Obscenitas” (Mulino di Bazzano, 1979).
Nel 2005 è uscito il suo romanzo, “Polipoesia Mon Amour” con un Cd allegato “Nelsensodinonsentire”, (Udine). Di recente pubblicazione (2010) presso lo stesso editore, “L’Absolu ou rien, frammenti al margine del silenzio”.
Numerose sono le pubblicazioni sonore in dischi, audio-cassette a livello internazionale e collaborazioni radio-televisive. Nel 1983 fonda 3ViTre Pair, dischi di polipoesia,  Sue opere sonore sono presenti in musei e archivi internazionali.
Ha prodotto per la rivista americana Visible Language (Chicago, 2001), un numero monografico “VoicImage” sui rapporti tra la voce e la performance e la Polipoesia. "Polipoetry Maastricht è un catalogo libro con 6 CD Audio,  (Amburgo, 2003) documentazione sia critica che visiva del festival omonimo tenuto nel 2001. Per la rivista brasiliana, Sibila (San Paolo, 2005), ha pubblicato il saggio “La voce come strumento di creazione:dai futuristi alla poesia sonora”, con un CD allegato dal titolo “La voce è principessa”. “La Voce Regina poesia sonora in pubblico” (Lecce, 2006) mentre nel 2008 esce lo studio critico “La Voce della Poesia, vocoralità del Novecento”, con CD allegato.
Il Manifesto della Polipoesia è del 1987, tentativo di teorizzare lo spettacolo di poesia sonora; suoi interventi polipoetici (che l’Autore denomina con la sigla Polipoesia 1, 2, 3, 4, 5,6,7,8...) sono stati eseguiti in Europa, Canada, U.S.A., Messico, Cuba, Giappone, Colombia, Brasile e Israele. E’ coordinatore del Festival di Poesia Sonora, eventi di polipoesia, che annualmente si tiene a Bologna.
Come videopoeta, realizza con il Centro Video Arte di Ferrara una serie di videopoesie sonore sin dal 1982, e di recente alcune videoambientazioni sonore, tra cui ‘Volto pagina’ (1986), ‘La Bandiera’ (1989), ‘La Bottega’ (1991), ‘Il Cielo e la Terra’ (1998) con le quali ha partecipato a numerosi festival sia europei che americani.  Da segnalare, presso la Galleria V-Idea, la sua ambientazione, “Cinemuseo”, (Genova 2003).
Dirige il Video Sound Poetry Festival, rassegna internazionale interamente dedicata ai rapporti tra le varie forme di poesie e il video. ‘Videogrammi’ (1998) è una videocassetta di un’ora che presenta la sua produzione videopoetica.
Mostre personali di poesia dell’immagine sia in Italia che all’estero, da segnalare l’antologica al Museo d’Arte Moderna di Zaragoza (Spagna) nel 1986 e ‘Fonografias/Phonografies’ (Galleria Alphacentauri, Parma, 1998). Accanto alla produzione di libri-oggetto, la serie di tele denominate ‘Fonografie’ rappresentano la parte centrale della sua ricerca visiva. Ha curato varie rassegne di poesia visuale, di recente è stato editor di selezioni italiane per Dimensão, (Brasile) e Visible Language (U.S.A.).
É stato visiting poet presso la San Francisco State University, la University of California in Davies, la San José State University, la University California of San Diego, la San Diego State University, l’Università Autonoma di Città del Messico, la Pontificia Università Cattolica di San Paolo del Brasile, la Università Antioquia di Medellin, l’Univerisità di Budapest, l’Università De Montfort a Leicester, presso l’Accademia van Eyck in Maastricht, presso la Mexicali Universidad in Messico ecc.
Si sono occupati, del suo lavoro, tra gli altri, Renato Barilli, Guido Guglielmi, Vittorio Fagone, Francesco Muzzioli, Sergio Givone, Paul Zumthor, Filiberto Menna, Dick Higgins, Henri Chopin, Larry Wendt, Dean Suzuki, Philadelpho Menezes, Nicholas Zurbrugg.


ENZO MINARELLI C.P. 152 44042 CENTO tel/fax 051-901719
email info@3vitre.it

IL MANIFESTO DELLA POLIPOESIA

1  Solamente lo sviluppo delle nuove tecnologie segnerà il progredire della poesia sonora : i media elettroniici e il computer sono e saranno i veri protagonisti.

2  L’oggetto lingua deve essere sempre più indagato nei suoi minimi e massimi segmenti : la parola, elemento base della sperimentazione sonora, assume i connotati di multiparola, penetrata al suo interno e ricucita al suo esterno. La parola deve poter liberare le sue polivalenti sonorità.

3  L’elaborazione del suono non ammette limiti, deve essere spinta fin oltre la soglia del puro rumorismo, un rumorismo significante : l’ambiguità sonora sia linguistica che orale ha senso se sfrutta a pieno l’apparato strumentale della bocca.

4   Il recupero della sensibilità del tempo (il minuto,il secondo), al di fuori dei canoni dell’armonia o della disarmonia, perchè solo il montaggio è il giusto parametro di sintesi ed equilibrio.

5  La lingua è ritmo, i valori tonali sono reali vettori di significato : prima l’atto di razionalità, poi l’atto d’emotività.

6   La Polipoesia è concepita e realizzata per lo spettacolo dal vivo, si affida alla poesia sonora come prima donna o punto di partenza per allacciare rapporti con:
la musicalità (accompagnamento o linea ritmica), la mimica, il gesto e la danza (interpretazione o ampliamento o integrazione del tema sonoro), l’immagine (televisiva o per diapositiva, o dipinto o installazione,come associazione,spiegazio-
ne, ridondanza o alternativa), la luce, lo spazio, i costumi e gli oggetti.

Pubblicato per la prima volta nel catalogo Tramesa d’Art, Valencia,Spagna,1987.

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