A cura di Annalisa Ciampalini
Qui di seguito sono riportate alcune poesie tratte dalla raccolta di Flavio Vacchetta La spianata del silenzio (puntoacapo editrice, 2022 - postfazione di Mauro Ferrari).
A Guido
se potessi del silenzio
studiare la mappa
per vedere me stesso
questa quiete
questo fitto ricovero
penombra di Guido
se potessi restare appeso
tra mare e sole
cavalcherei onda col mio dolore
ravviverei acque del Giordano
sporche di chemio
in scoperta della scala luminosa di Guido
se potessi, se potessi
ah non poterlo fare
tuttavia custodirei
con malinconica ferita
il ricordo di Guido
ma posso vedermi i nudi piedi
spalancarmi gli occhi
abbandonarmi al sole
riaprire di vento
le persiane di Guido
*
E. P. (R.I.P.)
ci vorresti tu, grande
fra maree grigie
e la fine del molo
ci vorresti tu, immenso
per fermarci quando perdiamo il senso
per poi sfiorarci appena
ci vorresti tu, infinito
per farci comprendere
intensamente
desidero, risponde Enzo
spararvi una pallottola a salve
a dimostrazione che ci sono
presente tra voi
svegliatevi dal torpore
io sono invisibile
anche riconoscibile
*
Nonna diceva
il minestrone è sul fuoco
vi pare poco?
Che dice il facile
al difficile?
Nulla
agli occhi del tempo
entrambi si annullano
che dice il difficile
al facile?
Tutto
agli occhi del tempo
entrambi si annullano
vuoi essere te stesso?
Metti in scena
la tua teatralità
nell’aldilà
perlustreremo
a zona
inconsciamente
*
La coscienza
Non dorme, si propone
oscilla tra bene e male
prepara un’anima di legno
si trastulla comodamente.
Non provare a non darle risposta
resta in guardia.
Se la noti nell’aria
adattati ai suoi respiri
arrestala
sollevala senza capire
da finte mosse
se necessario.
Ma rispondile senza scandire il tuo nome:
è già in suo possesso
cucito sulla tua pelle d’orso.
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