corri lontano, ti prego, ama
il cielo — vestito di Dio
quel che volevamo era
Cristo nella politica,
un certo qualché di amaro,
di rigido, di selvaggio
nel tuo parlarmi —
vivi l’incredibile
gli occhi alza
— io voglio essere rapito
nel buio della notte
e non esser mai più visto
— rinuncia all'intelligenza
l'uomo dunque si attacca
alla vita e ne fa un'orto
— ognuno è una stella.
Con questo passo lento
quanta disperazione hai bevuto
vorrei capire,
è parte ormai della vita
incarna la speranza,
il tutto te lo lascio
per ballare intorno al sogno
farlo splendere, corri
per ora una rete
di frasi ci ammanta
come un limite
sul lastrico della libertà
— vivere tanto
da non avere più nulla da raccontare
acquaforte di Sanyu
Andrea Corsi, 30/06/'24
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