Immagine di Matteo Massagrande
PRIMA STESURA
Rubrica di inediti a cura di Silvia Rosa
"Nella camera azzurra" di Maristella Diotaiuti
nella camera azzurra
i testimoni recalcitranti. hanno memorie
di acque morte. di terre rosse
la forza del carattere. bianco su nero
un filo di rasoio. scivola via nella notte
acqua di schiuma. una curva
ad angolo retto. offriva pane e sale
secondo l’antica usanza. dopo il tramonto
con i suoi occhi. di pece
una faccia. composta di linee
questa luce. dedita al transitorio
questa vita. pasto nudo.
tutta terrena
allora chiudi gli occhi e pensi ora
di che devi ora di che pensi ora
di che?
*
come quando filtra una minuscola scheggia
o raggio o lama di luce come per esempio
sotto la porta chiusa (di una camera illuminata
e tu sei nella parte oscura)
o come passi pesanti familiari notturni
salgono le scale e si fermano sulla soglia
degli angoli della bocca (come rivolo di schiuma
o di rumore )
(… le forme le torsioni variabili
nella messa a fuoco
lo spietato primo piano
l’inquadratura predatoria)
aperte come la bocca di un pesce
fuori dal suo elemento…
dentro una prospettiva estranea
in posizione difettosa
le parole un ammasso di lesioni
rottami sagome prone
sulla scena del delitto
*
Ombre. Distanze.
Qualcuno alla porta.
Il cielo cade sulla linea.
Di terra. Con la ferita all’occhio.
Un canto. Memoria.
Di storie quasi vere.
Storie di pochi giorni.
La valigia sotto il letto.
È l’alfabeto delle stelle.
La pecora nera.
E altre favole. Passi a piedi.
Passi a memoria.
Due rampe per l’abisso.
Il bacio della maestra.
La finestra d’angolo.
Le visite. Il viaggio dell’amico.
Avvertimenti. Contro il mal di terra.
Carta bianca. Il segreto.
Il mistero della strada.
Il dopo la festa. L’arco di luminaria.
Carte celesti.
Il premio. L’eredità.
Ho sentito passi. E chiudere la porta.
Una campana di convento.
O immagine. Da cui deriva ogni eco.
E riverbero.
Maristella Diotaiuti, laureata all'Università Federico II di Napoli in Lettere Moderne, è stata curatrice e promotrice degli eventi culturali del caffè letterario Le Cicale Operose di Livorno. È presidente dell’Associazione culturale Le Cicale Operose APS, per la quale cura cicli, rassegne, presentazioni poetiche e letterarie. Si occupa di letteratura femminile, di poesia e di ricerca di autrici dimenticate. È autrice e curatrice del volume Beatrice Hastings, in full revolt (Diotaiuti, Tortora, Le Cicale Operose, Livorno, 2020), Premio di scrittura femminile “Il Paese delle donne”, Roma, 2022. È autrice della raccolta di poesie . come cosa viva (Terra d’ulivi Edizioni, Lecce, 2021). I suoi testi sono apparsi in riviste letterarie, blog e magazine on-line. Ha ricevuto menzione di merito per poesie singole Premio Bologna in Lettere, 2022 e Premio della giuria Ossi di Seppia per la poesia singola, 2023. È curatrice del volume Woman’s Worst Enemy: Woman, di Beatrice Hastings (Astarte edizioni, Pisa, 2022), Premio Microeditoria Marchio di Qualità, 2023, Brescia. È curatrice del volume Sepolcri Imbiancati, di Beatrice Hastings (Terra d’ulivi Edizioni, 2024).
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