lunedì 8 aprile 2024

“La grazia dell'ombra” di Daniele Donegà a cura di Vincenzo Capodiferro

recensione di Vincenzo Capodiferro
pubblicata su Insubria Critica




“Un’ombra luminosa che si produce a volte in poesia” di Daniele Donegà

La grazia dell’ombra. Poesie per Alda Merini è una silloge di poesie di Daniele Donegà, pubblicata da Fara, Rimini, 2023. Daniele Donegà, presbitero della diocesi di Adria-Rovigo, scrive poesie fin da giovane età. Laureato in filosofia all’Università di Bologna, ha pubblicato diverse sillogi. Come scrive Alessandro Zaccuri nella prefazione: «Alda Merini scrive… e Donegà risponde… Un gioco di ombre e di luci, ancora una volta. Il risultato è quell’ombra luminosa che si produce a volte in poesia e alla quale diamo il nome di aura: qualcosa di impalpabile e necessario, come ogni domanda che implori di essere ascoltata». La poesia è domanda, è problema. Spesso pone interrogativi esistenziali, senza risposta. Almeno questa è stata l’esperienza poetica di Alda Merini. La poesia è riflesso di vita. Quando gettiamo un sasso in uno specchio d’acqua si producono delle onde. Le onde producono necessariamente increspature di luci ed ombre. Questa è la vita. Se tutto fosse buio o tutto fosse luce intensa noi non vedremmo d'altronde proprio niente. Noi stessi, come sottolinea don Daniele produciamo necessariamente ombra, le nostre stesse esistenze, come diceva Kierkegaard, sono peccato.

Bevi inebriata di stranezza
nel giorno incantato,
nella piazza che ti vede
gioiosa sposa in festa…


Bellissima questa visione di Alda come sposa, sposa di Poesia. È la celebrazione del nunc est bibendum di Orazio e di Alceo. La poesia è mistica unione con l’Assoluto, è voce dell’infinito, vibrata e ascoltata. Epitteto diceva: Dio ci ha dato due orecchie ed una bocca proprio per ascoltare il doppio e parlare la metà.

… per poi sposare le tenebre
ed accendere il fuoco dell’amore.


La poesia è mistero, tenebra, “notte oscura”, per usare un termine caro a san Giovanni della Croce. La poesia sorge dall’oscurità come seme, dal silenzio esiziale cosmico. Dio in questo senso è il primo poeta, il primo creatore. Poesia è dono creativo trasfuso agli umani.

Ti voglio bene
per tutto il male
che mi hai fatto
nei giardini della giovinezza.


Mirabile sintesi della vita di Alda Merini! L’amore ha il potere alchemico di trasmutare gli elementi non solo fisici, ma anche spirituali, così trasmuta, in misteriose “Nozze di Cana”, piombo in oro, male in bene:

Attendo anch’io insieme a te
che il pianto
si cambi in speranza…



Solo l’amore può tutto questo, quel “ch’Amor non venga sempre ragionando con meco” del “Solo e pensoso” poeta:

Dell’amore che infonde
di sorpresa e di silenzio
vuole farci uscire
ai nostri nascondigli
e ci porta sul carro di sole.


L’amore ci porta sul carro di sole, nel viaggio mistico verso l’infinito e verso l’Aldilà, l’altro mondo, simboleggiato dall’Occidente. La vita è cammin verso l’ombra, verso la foscoliana sera, la morte, il più grande mistero di tutti i tempi, che ha ispirato da sempre l’arte e la cultura. Quest’ombra è grazia, come dice don Daniele. Questo viaggio è al limite della follia: fece rinsavire Parmenide. Fece impazzire Dedalo e Icaro. Non tutti sono pronti e la “Ibris” attenta al cammino della verità, l’aletheia, l’uscir fuori dal nascondiglio, dal Lete, fiume dell’oblio.

Dio è il tuo vero sposo…

Ogni poeta vero, ogni artista, ogni scienziato è sposo di Dio, ispirato da lui. Questo è il vero senso di questa silloge autentica e seria, che tenta di dare delle risposte veramente attente e riflessive sull’esperienza poetica di una grande poetessa dei tempi nostri, Alda Merini.

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