di Maria Grazia Martina
Scelgo per aprire un dialogo con la poesia di Alberto Mori Forismi un verso a p. 19: “Tenete la vita d’account. Tutto password”.
Tra le tante metamorfosi delle parole, metafore del tempo, questa mi ha colpito in particolare.
Il poeta intrattiene una dialettica d’invenzione narrativa con filologica attenzione, dallo sguardo alla penna al foglio, un filo diretto di dialogo solo apparentemente immediato, ma fortemente meditato e mediato da un poderoso condensato poetico sperimentato, sempre più dinamico, atletico, virtuosistico.
Le due parti che compongono la raccolta Fori Nei Buchi – Buchi Nei Fori articolano scambi tra il vuoto e il pieno, tra il bianco e il nero in un gioco di parole sapiente e analitico, seppur nell’immediatezza del sorriso e della sorpresa che genera la lettura.
Il poeta instancabilmente e abilmente plasma il linguaggio nelle sue frammentazioni verbali, in una tensione armonica di accordo col mutamento, in cui il suono pronunciato accompagna il colloquiare del tempo poetico.
La sua visionaria attenzione, pur attingendo a un linguaggio corrente, diviene coerentemente apertura/verso altre possibilità di senso.
11 marzo 2024 (genetliaco di Alberto)
Nessun commento:
Posta un commento