lunedì 26 giugno 2023

Tre poesie inedite di Domenico Setola

 


Le case si perdono nel buio

della sera, sospesa

la seducente ombra di un volto

morto con il sole.

 

Si lascia la parola come un

nome senza persona, fuori

alla finestra mi appari quasi

aurora.

 

Che ancora ti scorgo nell'alba

radiosa, smagliante paesaggio

che non ha presente, presagio

d'incanto, tacendo si posa.

 

 

 

*

Se siamo ancora luce

fu il giorno sacro

che ci scorse orfani

a battezzare il nostro volo.

 

I colori del tramonto

dietro il mare sfavillante

poi fuoco, il tuo racconto

per vedere senza fine

chi eravamo stati.

 

Passati il freddo, la notte

raccolti nel tempo,

quell'ora eravamo noi

la pioggia scendeva

dentro.

 

Scriverai l'ultima parola

se il buio mi accadrà

cadendo, incurabile luna

munifica di stelle.

 

Tienimi con te

un istante ancora,

un volto bianco

ritornerà nel sogno,

ad occhi aperti

valicando ogni mondo.

 

 

 

*

Se il mondo e la sua scena

passa, il tempo si è fatto

breve, diceva Paolo ai Corinzi.

 

Passa la luna a vorticare

gli astri, il giorno della finitezza

che fa amare.

 

Passano le stagioni e

i loro addii, primavera

ritorna nei residui di

coscienza.

 

L'estate e il suo dolce

dimenticare, che ancora

ti ricordo, sogno sfiorito

di un amore.

 

Se il tempo non ha ricordi

spazzati via dalle sue onde

tremante mi piego come

un albero nell'attesa di

Sorella Morte.

 

Domenico Setola è nato nel 1978 a Pompei. Laureato in Giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli, attualmente studia Storia medievale e moderna presso lo stesso ateneo.

Collabora da vari anni con alcuni periodici di informazione locale.

È autore di tre sillogi, Intermittenze, La misura del tempo e Il cerchio imperfetto (Controluna edizioni 2021), e di una plaquette per GaEle Edizioni. Alcune sue poesie sono presenti su blog e riviste nazionali. Lavora nel settore pubblico come consulente giuridico presso società e associazioni.

Nessun commento: