Una lettera di Mariateresa Giani
Uboldo, 30 maggio 2023
Caro Alessandro,
ho trovato le tue poesie stupende, dal pensiero pregnante, delicate e intonse insieme.
Percorri il territorio fecondo dell’interiorità, con una mente meditativa che s’apre al cosmo, uno spirito vivo, pronto alla battaglia per il sapere che conta, e mai vinto.
La ricerca si svolge come un movimento ondoso tra dubbi e incertezze, difficoltà e limiti, mancanze, ma si conclude nell’immancabile fiducia in una ispirazione: “fidiamoci dell’angelo / il nostro aggancio al dopo” (Custode, p. 10), o in un (auto)incoraggiamento a moltiplicare il proprio “poco” per diventare “la tessera / preziosa di un mosaico / il tuo bagliore scampolo / già qui di eternità” (Vocazioni, pp. 26-27).
In uno stile costantemente limpido e armonioso, trasmetti un senso di bellezza e accesa spiritualità in splendide poesie come Corrispondenze (p. 17) e Spirito (p. 33).
Si evidenzia un’ansia a “farsi luce”, a “fare verità”, a “cogliere la mano / che aleggia sull’abisso / con fedeltà assoluta” (Pietra sonora, p. 39).
La chiave di tutto è lo sprone costante ad aprirsi a un “tu”, all’abbraccio fraterno e, nel fare comunione, a divenire “una parabola / vivente del divino” (Entanglement, p. 16). Anelito del cristiano che ama Dio.
Condivido: “Vi prego diamo un’anima al futuro.”
Complimenti vivissime a auguri. Un caro abbraccio,
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