… dalla sezione “Linea del Fronte”
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Annoto il passaggio di
esseri feroci in questa sala d’attesa con sedie rosse; tutto qua: un elenco di
peripezie che affiorano appena, strade da disperati che raccontano cose e
rimasugli di storie. Ogni disastro ha le sue cortesie, i suoi “C’era una volta….”
(Posto di Polizia - Frontiera Est)
… dalla sezione “Figure urbane assortite”
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Sempre al bancone esterno
che dà sulla veranda del bar, curvo con lo sguardo e con la schiena, forse pure
d’umore. Camicetta anni 80 di motivi floreali stile Magnum P.I. con sguardo
alla Bryan Ferry ed un finale di scarpette un tempo luccicanti, ora stanche e
disordinate. Un saluto a qualche conoscente, più divertito di trovarlo che di
rispondere. Si direbbe gran bevitore e forse un tempo lo è stato. Sarebbe gran
colpo di scena vederlo scendere dall’alta sedia da bar con un balzo, una
capriola “et voilà” fare un inchino al pubblico: “Ecco l’uomo, ecco la vita
signori; le altre cose mettetecele voi.”…per poi andarsene con il suo solito
bicchiere di soda, fischiettando inarrivabile.
(Caorle - SodaMan)
… dalla sezione “Istruzioni naturali per paesaggio, valli
sospese ed altre faccende alpine”
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La frana aveva cambiato
il paesaggio, le regole, gli equilibri fra le rocce. L’aria portava un odore di
terra rivoltata. La montagna con un suono profondo, di gola, mormorava; per
milioni di anni le aveva trattenute: ancorate in crepe, venature, ghiaioni e
massi… da una vertigine d’ere lontane erano riemerse parole che noi non
potevamo capire.
(Frana in Val Masino)
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Stefano Lorefice è nato verso la fine degli anni settanta in provincia di Sondrio, ha vissuto diversi anni all’estero. Ha pubblicato le raccolte poetiche Passeggeri solitari (Ed. La Gru, 2023), Frontenotte (Transeuropa, 2011), L’esperienza della pioggia (Campanotto, 2006), Budapest Swing Lovers (Ed. Clandestine, 2004) e Prossima fermata Nostalgiaplatz (Clinamen, 2002). Nel 2010, per Eumeswil, è uscito il suo primo romanzo “Il giorno della Iena”, riproposto in una nuova veste nel 2014 da Giraldi Editore, dopo la raccolta di racconti Cosmo Blues Hotel (Ed. Clandestine, 2004). Si occupa anche di fotografia ed attualmente è tornato a vivere alla fine del lago di Como.
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