1.
(autoritratto)
ti ho colto distratto
nel rifuggere da una luce intransigente
ti ho distolto
– garbato
da consuete usanze
di gambi recisi
e spine
perché tu potessi spetalarti
e finalmente cederti
– se non concederti –
all'inebrio d'una nuvolaglia propizia
ma tu oggi non vuoi fiorire
ricordando quanto
ti soffre la bocca
i suoi ammalorati lacerti
2.
diario postumo
l'abili mani
ricamano stami
di là è già Britannia
il bagno, dico
ma in su la rena
sconfini
bordeggiando per lidi e
schiera lunghe d'ombrella
lettini
poi gambe
sfrange l'onde di caldura
un garbìno senza tregua
(Cesenatico, luglio 2022)
3.
l’annottarsi di mio corpo
accende la memoria dell’ossa
un’acuta sorveglianza
vigila l’attesa
lo stento delle parole
il loro non allinearsi
svalica l’ore
e la bocca s’incripta
AdrianoEngelbrecht nasce in Germania nel 1967, vive a Parma. Poeta, artista, musicista, attore, ha pubblicato Dittico Gotico per Cultura Duemila Editrice (1993), Lungo la vertebrata costa del cuore (prefazione di Pierluigi Bacchini) per I Quaderni del Battello Ebbro (2003), Tristano per la rivista L’Ulisse (LietoColle, 2007), La piscina probatica per Fedelo's Editrice (2009). Nel dicembre 2015, insieme alla poetessa Ilaria Drago, esce Ubicazione Ignota, sempre per Fedelo's Editrice. Del 2020 è il pamphlet Di_versi assenti. Un requiem per LOFT Scritture. È presente nell’antologia critica Le nostre (de)posizioni. Pesi e contrappesi nella poesia contemporanea emiliano-romagnola di Enzo Campi e Sonia Caporossi per Bonanno (2020). È stato tradotto in diverse lingue. Parte della sua produzione poetica, dopo un lungo e articolato percorso di ricerca tra verso e rappresentazione teatrale, si è specificata nella forma installativa/espositiva e sonora indagando il rapporto tra parola, segno visivo e composizione musicale. Il suo lavoro è stato presentato in numerosi teatri, musei, gallerie e festival tra cui ParmaPoesia, Ricercare - Reggio Emilia, GenovaPoesia, Natura Dèi Teatri/Lenz Fondazione, Ermocolle.
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