Tastare luce
con altre mani,
con altri nomi.
Salvare un attimo,
e trarre al cuore
la ricca pesca
dei giorni.
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Scesi tutti i gradini,
s’apre il fondo buio
oltre il quale ascendo
all’incontro con Te.
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Notte,
m’adagio in te,
antica consolatrice,
misteriosa promessa
certa e benedetta.
**
Confinamento
L’orologio s’è fermato,
il piano s’è inclinato,
le foglie respirano pesante
sulla strada vuota
del nostro esilio.
**
Coprirsi di parole,
ma nudi di Verità,
poveri di altrove.
Fabrizio Boscaglia è nato a Torino nel 1981 e vive a Lisbona, in Portogallo.
Ricercatore e docente al dipartimento di Studi Religiosi dell’Università Lusofona, studia i dialoghi tra la cultura portoghese e quella islamica.
Ricercatore e docente al dipartimento di Studi Religiosi dell’Università Lusofona, studia i dialoghi tra la cultura portoghese e quella islamica.
Sulle rive del fiume Tago, ha curato l’edizione di manoscritti e poesie di Fernando Pessoa.
Ha all’attivo numerosi saggi, conferenze ed eventi culturali. Ha curato mostre alla Biblioteca Nazionale del Portogallo e ha collaborato col Museo Calouste
Gulbenkian.
È marito e padre, figlio e fratello.
Il ritorno dell’anima, sua prima raccolta poetica, riunisce versi scritti nel transito tra gioventù e adultità, in un percorso intimo, non privo di apparenti deviazioni, che col tempo lo ha portato a incontrare la via
spirituale del Sufismo.
Scrive per ricordarsi di vedere e per riconciliarsi col Reale.
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