martedì 3 aprile 2018

Tenebre di Arzu Subakan Kabukçu



TENEBRE

Addormentata e all'ultima stazione della mia oscurità

A piedi nudi, sto scappando dalle mie paure

Mi sveglio, in un momento non riconosciuto della notte

"o tu o niente" dice una voce che riecheggia.

Un tumulto inizia nel profondo della mia anima

La solitudine di ogni sorta si mescola al mio urlo

Tu ed io restiamo indietro, mi bacia la fronte

È l'oscurità che improvvisamente mi restituisce il mio cuore,
sono piena di gioia

Come se la solitudine fosse cancellata dalla superficie terrestre

Come se i miei sogni fossero di guardia

L'illuminazione, sembra essere nascosta in te

Le tenebre, la compagnia delle notti senza speranza

L’oscurità, sembra durare il secondo che vivo senza ID

L'oscurità, sembra essere il pane e il cibo di sentimenti d'inchiostro

L’oscurità, sembra che sia il momento in cui io mi sono persa.

Arzu Subakan Kabukçu

Traduzione inglese di Mesut Şenol
Traduzione in italiano di Claudia Piccinno



Le sue poesie sono state tradotte in persiano, azero e inglese. circa 50 suoi componimenti sono stati musicati da compositori turchi. Ha scritto su vari giornali e riviste locali ed è stata editore della rivista Denizli Women Magazine. Ideatrice di oltre 100 progetti culturali, ha appena pubblicato un libro bilingue di poesie.

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