Potevamo
Potevamo
riempirci la testa
di tante
bugie ed invece
abbiamo
scelto di riempire
il cuore, il
nostro povero cuore
con le
essenze che volano
e qua e là, e
sotto e sopra
cercando di
non starnutire
annusando
l’effetto
che l’aria,
ormai autunnale
spalma, come
marmellata
tra il
mattino ed il mezzodì
imprigionando
i sensi
cavalcando i
prati odorosi
proiettando
l’occhio attento
verso quel
che sarà
dopo il
tramonto
con tutte le
stelle
al loro
giusto posto
la nostra
vita presente
e futura e
morta.
Piangeremo
molto e molto
ancora,
riscaldati dalla terra
nascosti
sotto i prati
confortati da
piccoli fiori
baciati dalle
lacrime
della donna
amata
del figlio
abbandonato
dell’amico
tradito
perché, poi,
la morte
si porta via
tutto.
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