domenica 18 febbraio 2018

Nota di Rosanna Bonafede su Ipotetico approdo

IPOTETICO APPRODO
Ancora una volta Claudia Piccinno riesce a costruire liriche capaci di restituirci innumerevoli suggestioni poetiche catturando immagini e trasformandole con la magia della poesia in versi sempre incisivi.
Non era facile farlo affrontando temi delicati che riguardano aspetti drammatici di esistenze reali, fragilità che solo l’occhio della poesia sa vedere e la mente del poeta restituire in modo così denso e coinvolgente.
C’è nei testi la capacità di allontanarsi da sguardi banali per raccogliere spazi e tempi permeandoli di uno spessore di partecipazione umana che va al di là delle parole e investe la sfera emozionale.
Un gran bel risultato per chi rivela "…ho seminato tracce di scuse e di sconcerto” spingendosi oltre l’ipocrisia per raggiungere gli ipotetici approdi in cui stemperare i propri sentimenti.
Le parole nascono da una appropriato uso di termini dagli ampi significati semantici diventando una ricerca di ricca essenzialità che in questo ossimoro rivela le possibilità di molteplici ed ermetiche visioni.
L’ottima traduzione in inglese che accompagna le liriche in italiano, rappresenta  un’ulteriore occasione per cogliere l’ecletticità dell’autrice.
Nel suo incedere nelle strade della vita, Claudia scorge una luce che brilla all’orizzonte: è il girasole, portatore di speranza in quel suo muoversi lento e parallelo, anche se l’autrice confessa : “Sul selciato della vita tra un dirupo e una strettoia ho seminato passi senza lasciare orme”.
Il girasole si fa qui simbolo di un amore che sa allietare il cammino dell’esistenza stemperandone le inevitabili ferite.
La poesia di Claudia si evolve sempre più in un’autobiografia in cui le riflessioni dell’anima la portano a cogliere l’altro e l’altrove attraverso un percorso in cui il lettore si fa, riga dopo riga, suo compagno di viaggio.
Ed è un viaggio in cui è stimolante muoversi accompagnati dalla presenza discreta e dal garbo narrativo di questa poetessa.
                                                 
                                      Rosanna Bonafede

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