mercoledì 5 luglio 2017

Nuvole sparse: Annalisa Ciampalini




Dopo una sera così,
dei quattro passi verso casa
ciascuno avrà la sua sembianza,
un tempo preciso nella successione.
La gioia lascia traccia
sulla strada, cerca una forma.
Ai piedi del palazzo che svetta
qualcuno benedica le mie stanze,
lassù, ad altre mille insieme
nell’aria di un’altezza
che appartiene solo al cielo.
Adesso salirò.
Ho provviste per la vita intera.


***


LA PAZIENZA DEL LAGO

La superficie del lago
s’increspa per la caduta improvvisa di un sasso.
Nei cerchi perfetti dell’acqua
un fiore s’incarna,
ha la trasparenza del cristallo
e la voce minuta dell’aria.
Anni d’attesa per un fiore così,
anni di grigio pesante sopra ogni lago sperduto.
Ma solo nostra è la noia.
Insieme al bosco e alle nuvole
anche il più piccolo stagno
tesse una vita sotterranea di scambi
e placido sente la direzione delle cose.


***


Qualcosa si mise tra noi,
nessuno sa se fossero i cieli
o la paralisi della smania che un tempo ci avvicinava.
Leggo il tuo nome nella colonna dei campanelli:
la forma delle sillabe somiglia all’eterno.
Si stacca dalla parete, fa vedere la tua casa
dove il tempo gira al passo dei bambini.
S’inclina il pavimento a ricevere
la completezza dei giorni nuovi.

Altrove sono le nostre stanze,
ferme allo stesso inverno,
un albero di pietra sotto il cielo immobile. 

Annalisa Ciampalini

(inediti)



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