venerdì 31 agosto 2012

Un ulteriore aiuto per ANGYE GAONA: a settembre esce in Italia NASCITA VOLATILE

Ciao a tutti, amici e amiche, dopo alcune piccole peripezie, sono lieto di annunciare la prossima uscita in Italia del libro NASCITA VOLATILE, dell'ormai amica poeta colombiana ANGYE MARCELA GAONA, per l’editore Thauma.
Alcuni di voi, che ringrazio, già conoscono la situazione, essendosi mossi attivamente in suo aiuto. Chi non fosse a conoscenza del caso di Angye può leggere l'allegato a questa mail. Nel mese di agosto è ripreso il processo. Dopo la mobilitazione internazionale (proprio ieri Angye mi ha detto di essere molto felice per il "rumore" fatto da artisti di tutto il mondo, per le numerose lettere e video che mi ha confermato essere giunte al giudice), dopo aver diffuso i nostri volantini, dopo aver realizzato il video appello, resta un'ultima cosa che possiamo fare per Angye, per aiutarla in maniera ancora più concreta: con un contributo economico, vi invito, chi fosse interessato, a prenotare, rispondendo direttamente a questa mail, questo nuovo gioiello che andrà ad arricchire la collana poetica internazionale di Thauma Edizioni. Il costo è pari a 15€. Il libro potrà esservi da me consegnato, per chi ne ha la possibilità, durante i nostri prossimi incontri, oppure spedito all’indirizzo che preferite (vi chiedo gentilmente di scrivermi direttamente alla mail garbinandrea@yahoo.it ) senza spese di spedizione aggiuntive.
Sperando di fare cosa gradita, vi lascio dunque un estratto della prefazione, e due testi che trovate nell'allegato.


IN USCITA A SETTEMBRE 2012
per Thauma Edizioni
NASCITA VOLATILE, di Angye Marcela Gaona 
traduzione di Andrea Garbin
(copertina di Alexandre Gomez Vilas Boas)

Dalla prefazione di Andrea Garbin:

Nella poesia “Il corpo si fa nuvola” troviamo il verso che dà il titolo all’opera: “nascita volatile dell’immenso orizzontale”. La congiunzione dei due aggettivi immenso e orizzontale crea un sostantivo che Angye Gaona definisce, in un nostro dialogo, come un momento di calma in luogo di una catastrofica agitazione, che però non sia la morte, ma qualcosa a un passo da un altro stato della materia, della forma, del sentito, delle relazioni sociali, delle aspettative di vita. Questa nascita non è permanente né definitiva ma volatile, istantanea, fugace. Per rendere meglio l’idea, usa il termine buddhista Satori. L’illuminazione individuale, quel lampo di consapevolezza improvvisa e intuitiva che apre a una sensazione di spazio infinito. Ed è proprio in questo stato che il sogno e il reale riescono a fondersi perfettamente in un'unica entità dove ogni cosa è viva, aperta, dove anche “la strada sogna che porta al mare / mentre ascende al vulcano / o attraversa la grande palude”.
In anteprima due testi:
  Sud

La strada sogna che porta al mare
mentre ascende al vulcano
o attraversa la grande palude.

La strada al bordo dell'oceano
ricorda la neve e la cecità,
il segreto della laguna,
lo sproloquio della giungla.

La memoria della strada è nomade:
transitano i ricordi in qualunque senso del tempo,
portano più in qua, più in là.

La strada raccoglie aromi svaniti,
lascia utensili dimenticati accanto a sguardi spezzati,
contiene addii che molteplici
si rifrangono nel retrovisore.

Occasionalmente la strada ritorna
portando con sé
il paesaggio l'età l'impronta.


Riunione

Siamo luce, quando ci riuniamo
in questi ed altri tempi,
in segreto e senza dire molto
intuiamo il cammino del fuggiasco
e cantiamo con gioia,
danziamo: preambolo di guerra
è il nostro carnevale, portiamo
musica sotto la ruana.
Siamo àgape:
piccolo circolo di amanti.
Dalla caverna ci chiama il fuoco:
selvaggio, accende la nostra torcia.
Siamo fiamma,
anteprima del Sole,
ancora nascosto in questa notte fredda:
pantano, dove coltiviamo la luce
quando stiamo insieme.
Angye Marcela Gaona è nata a Bucaramanga, nel 1980. Nonostante la sua giovane età, è già molto attiva sia negli ambienti culturali che in quelli dell’impegno civile, sociale e politico del suo paese. Per cinque anni è stata membro del comitato organizzatore del Festival Internazionale di Poesia di Medellin. Nel 2001 ha organizzato la prima Esposizione di Poesia Sperimentale. Coltiva la passione per la scultura e per il giornalismo radiofonico. Nella sua città svolge un’intensa attività di promozione del valore della poesia. Sue poesie sono state inserite in pubblicazioni cartacee ed elettroniche, tra cui un’antologia di nuove voci della poesia colombiana, pubblicata dall’Università di Monterrey (Messico). Nascimiento Volàtil, edito nel 2009, è il suo primo volume di poesia, uscito in Colombia con le illustrazioni di Natalia Rendón, nell’anno in cui ha partecipato all’Incontro Internazionale di Surrealismo contemporaneo intitolato La Soglia Segreta, svoltosi a Santiago del Cile; evento definito come la più importante esibizione mai realizzata dal movimento surrealista in Sudamerica. Nel 2010 ha composto il poema sperimantale Los Hijos del viento (I figli del vento), parzialmente tradotto in catalano, francese e portoghese. È disponibile online al seguente indirizzo www.wix.com/viento/viento.
La storia di Angye, madre di una bambina di sei anni, appartiene a quella delle tante donne che decidono di non accettare la violenza, le ingiustizie sociali, e quelle forme di democrazia che servono solo a mascherare una corruzione dilagante. Angye denuncia tutto questo, nel paese dei narcos, battendosi per una nuova riforma universitaria e sostenendo, con la sua poesia e con le sue azioni e proteste, migliaia di prigionieri politici. Viene arrestata sul confine con il Venezuela, dove si era recata per presentare I figli del vento, con l’accusa di narcotraffico. Dall’inizio di gennaio fino al 20 maggio del 2011 diventa lei stessa uno degli oltre 7.500 (secondo alcune fonti) tra uomini e donne detenuti nelle carceri della Colombia di Juan Manuel Santos Calderón. Mentre vince il Festival Metropolitano delle Arti “Mire”, viene rilasciata per assenza di prove, ma i capi di accusa non cadono, inizia così per lei la libertà vigilata in attesa di giudizio. La giustizia colombiana è lenta e sembra fare tutto il possibile per mortificare gli accusati. Il 23 gennaio 2012 inizia infatti il processo, che viene però fissato a Cartagena, a 800km da Bucaramanga, città in cui vivono la sua famiglia e tutti gli amici. L’accusa che viene fatta ad Angye, e ad altri tre amici arrestati insieme a lei, è quella di concorso aggravato in associazione a delinquere finalizzato al narcotraffico e alla rivolta, e il rischio che corre è quello di dover passare i prossimi venti anni in un carcere. Recentemente il suo avvocato ha denunciato il taglio dei testimoni imposto dal Tribunale di Cartagena. Con l’inizio del processo sono partite alcune campagne di protesta e mobilitazioni cui hanno aderito numerosi artisti, negli Stati Uniti, in Francia e ora in Italia. Nel 2012 è stata invitata a partecipare all’Esposizione Internazionale Surrealismo 2012, in Pennsylvania (USA), ma la sua situazione giudiziaria fa sì che se dovesse lasciare la Colombia, secondo la legge di alcuni paesi (tra cui gli Stati Uniti e l’Europa) potrebbe scattare un mandato di cattura internazionale. Nel marzo 2012 la rivista francese La voix de autres le ha dedicato un intero dossier in più lingue. In seguito è stata selezionata per il secondo volume della Revolutionary Poets Brigade, curato da Jack Hirschman e Agneta Falk, di prossima pubblicazione.


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