Letteratura
» Io, Lei e la Romagna, di Guido Passini, edito da Fara e recensito da Morena Fanti |
12/04/2012 |
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Io,
Lei e la Romagna
Guido Passini
Fara editore, 2009
€ 12,00 pp. 122
In questo suo ultimo lavoro GuidoPassini si racconta in modo totale e ci mostra come un artista vero non possa
prescindere dal suo essere uomo e perciò entità divisibile in tante parti
diverse e non scindibili, che tutte insieme formano la persona.
Il libro è diviso in tre parti, come indica il titolo. La prima parte, “Io”, è
ciò che Passini vede di sé stesso, trasformato e unito
dalla coabitazione forzata con una malattia che lo opprime ma che certamente lo
ha spinto a diventare così vero e intenso come lo conosciamo attraverso le sue
parole e le sue azioni. Passini descrive così, il suo Intimo percorso: “Tento disperatamente
di resistere, / ho bisogno di credere in me stesso: / il passato è una piccola
gemma, / il presente è solo un rametto gracile, / il futuro è una chioma
vigorosa”.
Una visione di forza che, anche se guidata, se costretta, è un esempio che ci
illumina la strada.
La seconda parte, “Lei”, non è dedicata, come
potrebbe sembrare, a una “lei”, cioè a un amore, ma
alla malattia che abita dentro Guido Passini e che, in certi momenti, è lui,
“La mia forza sta nella malattia, nella sua volontà”. (Spirito libero), anche se Passini le fa capire
chiaramente che non riuscirà mai a prevaricare su di lui:
“Continuerai a inseguirmi, portandomi /
per mano, credi nella tua costanza. / C’è una novità che
forse / ti sfugge: lotterò fino alla fine / e, stanne certa, non sarai tu a
vincere”. (Lugubre malattia)
La terza parte, “La Romagna”, è una sezione importante di questo libro, la
parte che differenzia e crea una zona di passaggio, di
cambiamento. Passini in Romagna ha trovato l’Amore e
la donna che ha sposato. Le poesie racchiuse in questa porzione del libro sono
poesie d’amore e ci regalano una nuova visione dell’artista, completando così
il quadro e offrendoci una panoramica totale, che comprende la parte scura,
quella dolorosa che mozza il fiato, e quella chiara, forte e bella, delicata,
che compensa e modifica il pensiero scuro, mitigandolo e aprendosi ad un più ampio respiro.
Sei tu
È l’amore che mi mantiene in piedi,
quando sono stremato, combattuto,
sono le tue carezze che rilassano
la mente quando il silenzio è d’obbligo.
Sono i tuoi baci che mi scaldano
quando il gelo tenta di catturarmi,
sono le tue parole che mi riparano
dalla pioggia di sale che mi sovrasta.
Sei tu la parte migliore di me.
Morena Fanti
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