giovedì 13 ottobre 2011

Su Magari in un'ora del pomeriggio di Davide Valecchi

€ 11,00 pp. 68

una lettera di Liliana Ugolini

Una poesia prosastica essenziale, intima, dove i chiaroscuri sono luoghi indagati per un sentiero di chiarezza che si fa strada nella tua scrittura dove cerchi risposte fuori dal dominio delle parole. La finitudine si fa arco incompreso ma ricco di attese, le parole controllate riprendono la sfida e divengono immagini e profumi. E lo scrivere
svela inesorabili confini. La presenza eterea d’un ricordo che vibra vegetale, sta tra l’ombra e il sogno in una frammentazione di segni sonori. Il tuo scrivere è già musica
pur nel rigore d’una metrica nascosta che contiene la litania del vento.
E in questo tempo di belle macerie i tuoi versi sono una consolatoria sostanza di bellezza per dimenticare l’abisso. La visione cosmica della tua bella poesia c’è anche se parte dai passi sulla ghiaia e si fa polvere. È come se tu avessi sempre presente l’universo nel quotidiano e nei sentimenti. E il tempo, basso continuo de vivere, è da te avvertito come tangibile refrain del cosmo.
Caro Davide sei veramente bravo e riesci a fondere, nella tua scrittura, innumerevoli elementi rendendo ricchi i significati.
Veri complimenti, meritatissimi.
Un caro abbraccio
Liliana

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