venerdì 25 marzo 2011

Mario Fresa. Ritratti di poesia (8)


Luca Benassi


L’onore della polvere di Luca Benassi (editrice Puntoacapo, 2009) è un libro denso e intelligente, che si snoda con una felice compattezza e che si mostra dotato di una sincera (perché mai «letteraria») tensione sempre commossa e partecipe. La raccolta si presenta come un itinerario insieme dolente e coraggioso: il cammino s’inizia con la narrazione delle prime fasi di una nascita (nella prima sezione, intitolata Il nome e il battito), e prosegue fino al sofferto delineamento di un’identità finale, quella di un «adulto», che appare, in fondo, povera e fragile, ma pronta, in ogni caso, alla lotta, al riscatto, alla sfida con il nulla incontrastabile che avanza. Questo meravigliato viaggio costruisce, a poco a poco, una coscienza paradossalmente «forte» delle sue incertezze: l’uomo-padre accompagna la propria creatura (e se stesso) verso l’inquieta destinazione dell’esistenza, conducendolo ad abbracciare il suo carico di gioia e di polvere, e alla fine si riscopre come figlio, cioè come una creatura perennemente affamata e desiderosa di risposte e di luce. I termini di partenza e di arrivo dell’itinerario, dunque, si ricompongono: e il poeta, da «genitore» ridivenuto, adesso, teneramente «infante», s’immerge nelle quotidiane intemperie della vita con il dono della sua umile ricchezza, ricuperando il bene e la necessità del suo «onore», cioè della propria dignità umana, appunto dalla consapevolezza della sua stessa indifesa, vulnerabile finitudine: ed è tale potente connubio di tenerezza e di energia che rende la raccolta di Benassi un’opera di rara e suggestiva bellezza.




Chi di noi porterà la fiaccola in cima

e da quella altezza guarderà i delta deserti

che conservano fatti elementari? Chi vedrà

le città, i viali annegati di pioggia

i cieli verticali? Nessuno

conosce gli esiti, gli accordi fatti

le convenzioni che reggono

le strutture complesse

e i frutti massacrati che paiono misere

grate sottili a reggere cattedrali scoperchiate.




Luca Benassi, nato a Roma nel 1976, ha pubblicato le raccolte poetiche Nei margini della Storia (2000), I fasti del grigio (2005) e L’onore della polvere (2009). Ha tradotto De Weg del poeta fiammingo Germain Droogenbroodt (2002). Ha collaborato e collabora a varie riviste («La clessidra»,«La Mosca di Milano», «Capoverso») e dirige, insieme con Enrico Marià ed Emanuele Spano, la collana «Passi» per la casa editrice Puntoacapo.

Nessun commento: