lunedì 28 marzo 2011

Su In cerca di Alessandro Ramberti

di Giuseppe Carracchia


Il tuo In cerca l’ho letto e riletto più volte. Considerando che spesso l’abuso di criticismi vari credo sia inutile e forse pure dannoso (se non fatto con un certo criterio), preferisco limitarmi ad esprimerti le mie più immediate sensazioni e impressioni:
 

-          Innanzi tutti alcuni testi mi hanno particolarmente colpito rispetto ad altri -pur sempre strutturati in modo efficiente e pienamente capaci di trasmettere il loro messaggio (Meta, La Via, Bersaglio incerto, Segmenti di viaggio, Fuori pista, Patina, Istantanee)

-          Sento un motivo/movimento di fondo che spinge/punge, che appunto mette in cerca. Una ricerca che mi sembra nutrirsi d’una visione profondamente cristiana e allo stesso tempo “eretica” (Pelagiana, e per questo probabilmente più umana e attuale), nella quale però -in ogni parola si percepisce anche (e forse soprattutto) il “profumo” d’oriente.

-          L’immediatezza di alcuni concetti e immagini mi fanno pensare a efficaci schizzi contemplativi annotati sul primo pezzo di carta, o a polaroid (tant’è che frequente è anche la terminologia fotografica: vd. Fuori pista e Istantanee). Ma è evidente anche lo studio linguistico, e un lavoro che sullo schizzo costruisce spesso togliendo piuttosto che mettendo.

-          Si percepisce a tratti anche un’eleganza spoglia, pulita, nonostante tutto (i piedi ricordano/l’ultimo sentiero/impolverati/quasi un velo di zucchero).

Se penso a te, ti penso sorridente. Forse perché gentile sei stato sin dal primo momento con me, e quindi questa gentilezza è per me anche una delle privilegiate chiavi di lettura dei tuoi testi. Gentilezza, Ricerca ed Eleganza.

Questo ti dico e tanto altro potrei dirti rischiando di banalizzare o generalizzare. Ergo, mi fermo qui.
Ho iniziato a leggere ieri la simmetria imperfetta; mi sta coinvolgendo fin dalle prime pagine.  Sarà perché anch’io pratico arrampicata…

Ti trascrivo una nota che presi mentre studiavo storia della lett. Cristiana antica, tratta dal vangelo di Tommaso:

Parole di Gesù


[2] Gesù disse: colui che cerca non desista
dal cercare fino a quando non avrà trovato;
quando avrà trovato sarà turbato e,
se sarà turbato, si stupirà e sarà re su tutto.

1 commento:

Alessandro Ramberti ha detto...

Caro Giuseppe,
ti sono particolarmente grato per le tue acute impressioni. Sulle venature pelagiane non so (mi pare che il peccato originale e tutto il problema della teodicea siano strettamente interconnessi con la nostra libertà e che la grazia sia un dono e non qualcosa da raggiungere semplicemente per un atto di volontà, ma forse quando ho scritto il libro ero più volenteroso. Sicuramente influssi orientali e “linguistici” in quel testo e nella Simmetria imperfetta sono abbastanza presenti.