lunedì 16 agosto 2010

Massimo Scrignòli su Colibrì di Anna Maria Tamburini

Cara Anna Maria,

io lei e la romagnati ringrazio molto per avermi mandato il tuo Colibrí, dono graditissimo, che sto leggendo e sfogliando con piacere e coinvolgimento. Mi fa e farà buona compagnia, perché mostra pagine rare, che attraversano il tempo e i sensi. È certamente un libro calibrato, che raccoglie i segni di una scrittura che davvero vive (è vissuta, e vivrà), nello scorrere di una linfa che abita nel dialogo continuo con la memoria, e va verso la levità di un “dire” tanto misurato quanto profondo, dove appunto la “parola” diviene (anche) un motivo di conoscenza. C’è qui la grazia di un sentimento panico che si accende con parole e riflessioni, una poesia dello sguardo e del sentimento.

Queste tue pagine resteranno nel tempo, come le buone cose che, io credo (o, meglio, spero), rimarranno oltre i rumori di questo nostro distratto e vuoto mondo…

Grazie ancora per il libro e per l’amicizia, con l’augurio, chissà, di qualche incontro con le parole.


Ti auguro una serena estate,

Massimo

Nessun commento: