martedì 15 dicembre 2009

EMILY DICKINSON poesie



     traduzione di massimo sannelli
(a lato  Ego sum di William Congdon)

poesia 958
Ci incontrammo Scintille - Divergenti
Selci scagliate in direzioni varie -
Ci separammo e il Cuore della Selce
Sembrò diviso a filo dalla Scure -

La Luce che portammo ci sostenne
Prima che Noi soffrissimo la notte -
Forse - la Selce arriva fino ad Oggi -
Per la nostra Scintilla.

598
Tre volte - ci lasciammo - il Fiato - e Io -
Tre volte - Non andò -
Ma volle muovere il ventaglio fragile
Ma le Acque - non vollero.

Tre Volte - mi innalzarono le Onde -
E poi mi presero - come una Palla -
Fecero visi Azzurri alla mia vista -
E spinsero una vela

Che guizzava a distanza - e a Me piaceva -
E pensavo - Morendo -
E' una gioia osservare qualche Cosa
Che Umani aspetti - ha -

Le Onde ebbero sonno - e il Fiato - no -
I Vènti - come Piccoli - oscillavano -
E poi il Sole baciò la mia Crisalide -
E Io mi alzai - e vissi -

789
Su un Io Colonna è agio
Superare l'Angoscia -
O il Pericolo - e bello
Sapere certamente
Che la Lama non taglia -
E il Cuneo non divide

La Convinzione - Base
Granitica. Se qui
Nessuno ci sta a Fianco -
Ci basteremo - come
Folla - con Rettitudine -
E l'Assemblea - vicina

Al più remoto Spirito - che è Dio -

poesia 260
Leggi - Dolce - che altri hanno lottato -
Perché ci rafforziamo -
Leggi cosa - lasciarono
Per non temere più -
E che ebbero fede
E noi - più consolati
Come amati - da un Regno!

Leggi anche - la fede -
Brillata sopra il rogo -
Chiari segni dell'Inno
Che il Fiume non divora -
Grandi nomi di Uomini
E Donne Celestiali -
Vanno dai Fatti ai - Fasti!

poesia 1247
Diventare una massa
Come l'ultimo Tuono
Quando viene dal cielo

Mentre ogni Creato
Si nasconde: sarebbe
Questo Poesia - o Amore -

La doppia Essenza è una -
Proviamo Due o Nessuna -
Questa Esperienza uccide -
Chi vede DIO non vive -

poesia 254
«Speranza» è cosa alata –
Che ripara nell’anima –
E canta il canto senza le parole –
E non si ferma – mai –

E più che dolce – nel Vento – si sente –
E la bufera deve essere frusta –
Per impaurire Questa
Che riscaldò la gente –

Io l’ho sentita nella terra guasta –
Sul Mare che non c’è –
Neanche nell’Angustia
Chiese un grammo – di Me.

poesia 228
Bruciare in Oro - spegnersi - nel Viola!
Come il Leopardo - al Cielo
Saltare - e poi al piede
Dell'Orizzonte antico
Appoggiare venato
Il suo volto - morire!

Curvo sulla finestra
Della cucina - Tocca
Il Tetto - ridipinge
Il Granaio - saluta
Rivolto al Prato - è andato
L'Acrobata del Giorno

poesia 1409
Se una bocca mortale
Potesse divinare
Il Carico che giace
Nella sillaba detta
La ucciderebbe il peso.

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