venerdì 19 giugno 2009

Traduzioni dal latino di Stefano Cervini

Q. Horatius F. – Liber I– Carmen XI

Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi
finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios
temptaris numeros. Ut melius quicquid erit pati,
seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam,
quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare
Tyrrhenum, sapias, vina liques et spatio brevi
spem longam reseces.Dum loquimur fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.


Q. Orazio F. – Libro I, Carme 11 - traduzione di Cervini Stefano

Non chiedere quale fine abbiano dato a me gli dèi, quale a te,
Leucònoe mia, sapere non lice, e non tentare di Babilonia
gli auspici. Davvero conviene sopportare un poco il destino,
sia che Giove ci abbia concesso molti inverni, sia che questo
che ora sfianca il mare Tirreno con frapposte scogliere
sia l'ultimo. Sii saggia, prepara il vino e modera attese
troppo lontane per vite tanto brevi. Mentre parliamo, invidiosa
fugge l'età; cogli il tuo giorno, illusa il minimo del domani.


***

Marco Valerio Marziale – Libro V – Epigramma LVIII

Cras te victurum, cras dicis, Postume, semper.
Dic mihi, cras istud, Postume, quando venit?
Quam longe cras istud, ubi est? aut unde petendum?
Numquid apud Parthos Armeniosque latet?
Iam cras istud habet Priami vel Nestoris annos.
Cras istud quanti, dic mihi, possit emi?
Cras vives? hodie iam vivere, Postume, serum est:
Ille sapit, quisquis, Postume, vixit heri.


Traduzione di Cervini Stefano (23/04/2009)

Domani sì che vivrai, domani dici, Postumo, sempre.
Dimmi, questo tuo domani, Postumo, quando viene?
Quanto dista questo domani, dov'è? a chi richiederlo?
Forseché si nasconde presso i Parti e gli Armeni?
Già questo domani ha gli anni di Priamo o di Nestore.
A quanto, dimmi, un domani siffatto si può comprare?
Vivrai domani? Già vivere oggi, Postumo, è tardi:
colui che sa, chiunque, Postumo! ha già vissuto ieri.


***

Marco Valerio Marziale – Libro IV – Epigramma LXXII

Exigis, ut donem nostros tibi, Quinte, libellos.
Non habeo, sed habet bibliopola Tryphon.
'Aes dabo pro nugis et emam tua carmina sanus?
Non' inquis 'faciam tam fatue.' Nec ego.


Traduzione di Cervini Stefano (23/04/2009)

Quinto, tu pretendi che ti regali i miei libelli. Non ne ho,
ma ne ha Trifone il libraio. "Darò io dei denari per delle inezie
e, sano di mente, comprerò i tuoi carmi? Non mi comporto,
tu dici, in modo tanto sciocco." Ma io neppure.

***

Marco Valerio Marziale – Libro I – Epigramma LXXXIV

Uxorem habendam non putat Quirinalis,
Cum velit habere filios, et invenit
Quo possit istud more: futuit ancillas
Domumque et agros implet equitibus vernis.
Pater familiae verus est Quirinalis.


Traduzione di Cervini Stefano (23/04/2009)

Quirinale non pensa sia necessario prendere moglie,
per quanto voglia avere dei figli, e ha scovato
con che criterio riuscirci: si fa tutte le ancelle
e riempie campagna e dimora di piccoli schiavi
già cavalieri. Un vero padre di famigli è Quirinale.



Stefano Cervini. Vincitore del Gran Prix franco-itaLIEN 2007, del premio Les Lyriques 2006, della sezione Poesia del premio Brevis 2006. Finalista nella edizione I e II del concorso Le Figure del Pensiero, sezione Aforismi, nonché del Premio Firenze 2005. Menzione d’onore nel premio N. Martucci-Città di Valenzano 2008, nonché nel premio Il Convivio 2007. Segnalazione di merito nel concorso Pubblica Con Noi 2005 della Fara Editore. Altre sue traduzioni:


Nessun commento: