giovedì 6 novembre 2008

Della Capa in tournée

Questa settimana sotto i riflettori il penultimo libro pubblicato dalla casa editrice L'arcolaio; si tratta di INTERNO, ESTERNO di Salvatore Della Capa, un giovane napoletano che vive da anni tra Imola e Bologna. Questa sua seconda prova (la prima era stata "Al cospetto dell'alba" e risale al 2002) mi ha personalmente turbato per la cifra altissima di violenza che si nasconde negli anfratti più riposti dell'Io-poetico. Interno ed Esterno, infatti, si rincorrono come luoghi precipui della psiche, mettendo in luce un traffico sia afferente che efferente tra i due "vasi comunicanti". Il libro è strutturato in sezioni [Tra le nostre distanze, …para bellum, Dedicato ed Eleonora]. La "bestia" riesce ad essere la protagonista di tutto il libro: una protagonista però che non ama invadere incessantemente l'occhio di bue del palco, ma che preferisce spuntare di tanto in tanto con pericolosità e nonchalanche. Si parla qui, a mio avviso, dell'uomo di fronte alla propria passività; laddove l'Iddio è la provocazione che indica le battaglie nella valle concava dell'Interno. Si assiste anche, e non di rado, ad una scissione della persona, tant'è che, di fronte al gemello artificiale, l'io-poetico ricusa il sé illusorio. Vi è, immancabile, l'auscultarsi continuo, per stabilire se siamo passati dalla vita alla morte. Il sentire se siamo ancora vivi o se sia soltanto una vana illusione a farci credere tali (viventi, appunto). Spesso e volentieri Della Capa mette in opera scene "melmose", entro cui si è informati di quanto l'uomo sia contiguo allo sterco; la Bestia – con i suoi fiati – crea i prodotti dell'INTERNO, i quali sconvolgono chi vive invece all'ESTERNO. Un avviso forse di che cos'è l'inferno. Un senso orfico, anche se orficamente irregolare e spurio. Si sente ovunque e spesso l'odore del sangue secco, come se a pochi chilometri dalla nostra coscienza fosse stata provocata una strage. In tal caso, si potrebbe pensare all'Esterno come ad un occhio centrifugo, che vede e proietta fuori la strana forma di realtà pericolosa, mentre, al contrario, l'Interno appare come un occhio centripeto che trattenga ciò che dalla landa sconfinata appare sconosciuto. La presente raccolta di Salvatore acquista così una caratteristica di computazione di certi aspetti della "bestia" uomo: i fiati, l'orina e gli afrori del corpo. Spesso si è spettatori di una certa forma d'ossimoro (la quiete sintattica del dettato a fronte della convulsa idea dell'esplosione dei fatti concatenanti). Infine, ciò che attrae di questa opera più matura di Della Capa è il senso del Sacrificio. Incessante sacrificio. L'INTERNO / ESTERNO del poeta appare simile a una rappresentazione Sturm und Drang "greca". Laddove, al netto della distruzione cannibalesca dei padri verso i figli, è possibile anche quantificare la para-dolcezza dell'occhio magro e marrone dell'"innocente", il quale ha comunque il cinismo di apparire come il testimone di tanta crudeltà.


Tutti siete invitati ai prossimi eventi di presentazione e lettura dell'ultimo libro di Salvatore Della Capa, Interno Esterno:


Venerdì 7 novembre h 21
Sede Quartiere Reno
Via Battindarno 123
Bologna

Sabato 8 novembre h 17
Big Mamy
Via Mameli, 12
Terre di Sole, Castrocaro Terme

Sabato 15 novembre h 18
Il civico 108 Frampula
Via Saffi 108
Forlimpopoli

Venerdì 28 novembre h 21,30
Modo Infoshop
Via Mascarella
Bologna

Sabato 6 dicembre h 15,30
Sala delle Stagioni
Via Emilia 25
Imola

Grazie

Salvatore



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