domenica 7 settembre 2008

Caterina Camporesi: poetessa del mese

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POETESSA DEL MESE







Caterina Camporesi

Caterina Camporesi è nata a Sogliano al Rubicone (FC) nel 1944. Vive tra Rimini, la Garfagnana e Roma. Svolge l’attività di psicoterapeuta. Già condirettrice de «La Rocca poesia», e redattrice de Le Voci della Luna, collabora con Sinopia www.sinopiaonlus.org e con riviste cartacee e on-line come Fili d’aquilone. Ha pubblicato: Poesie di una psicologa, Sulla porta del tempo, Agli strali del silenzio e Duende (Marsilio, Collana elleffe, Venezia, 2003). È presente nell’antologia La coda della Galassia e ne La linea del Sillaro (Campanotto 2006). Si occupa di poesia boliviana. Presente nell’antologia Poesia e Natura (Le lettere, Firenze 2007, a cura di Alessio Brandolini, Martha Canfield e Ivano Malcotti) e nell’antologia “Vicino alle nubi sulla montagna crollata” (Campanotto 2008, a cura di Luca Ariano ed Enrico Cerquiglini), ha da poco pubblicato Solchi e Nodi (Fara 2008).

e-mail: camporesicaterina@interfree.it

il vento tace frenando i silenzi

nella conca dell’universo

la luna s’eclissa nella sua ombra

al centro del sentiero due voci adolescenti

- in gola i cuori le man tremanti -


parlano ai loro corpi

ritorna l’incanto le stelle

la luna il suo volto ritrova

il mondo s’inonda di nuova innocenza

*

gli amori sono splendenti

nella loro aurora

traboccante di desiderio

sparso a caso nelle pieghe

dell’anima

quella luminosa lancia

d’illusione d’eterno amore

ci rifletterà allo specchio

l’epifania di sole e stelle

e chiunque sancisce

col gesto maldestro

la differenza tra sogno e realtà

resisterà quella cicatrice di luce

-impunita nei testi dei corpi -
a cerchiare il grigio che verrà
*

con in bocca lo schibboleth

lasciapassare dalla doglia alla soglia

oscilli intorno al luminoso cerchio

attenta al sibilo ti lanci al centro

provocando il cenno di accolta

entri nel regno delle croci

piovono sulle labbra chicchi di sole

irrorano di forza il pianto

abbagliano di grazia la forza

al tramonto l’orizzonte si rivolta

voci in cielo migrano in arcobaleni

favole riaffiorano in acque dolci

l’alba risale dalle nebbie

zolle aperte attendono

l’ora della semina

da Duende, Marsilio, Collana elleffe, Venezia, 2003

nostalgie s’adagiano sui fondali di valigie

indugiano ai fianchi di punte innevate

si sfumano nel corazón de los Andes

sfiorando l’abbraccio di nuvole in fuga

anonime onde concordano voci

replicano nel lampo l’irrepetibile

fulmineo parla l’eterno

frantumando oscurità

piccole fiaccole animano presenze

donano sapienza ai passi in blancos caminitos

straripanti visioni s’inseguono

addensandosi in sogni ed echi di favola

*

dannami e ancora donami

il bosco la corsa e il pettirosso

biancaneve e il lupo cattivo

nel gorgo violento

il volo si svela

allunga ali sull’incerto

trottola assetata d’assoluti

sfianchi vuoti sfidando abissi

*

troppo breve la vita

per riempirla

si colma

svuotandola

*

riposa in nidi di melo il vento

culla il ricordo del lungo viaggio


Comitato Internazionale 8 Marzo - Donne del Mondo

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