giovedì 21 febbraio 2008

Poesia senza maestri?

Carissimi,

spero di farvi cosa gradita inviandovi in allegato due articoli – uno di Cristina Taglietti, l'altro di Paolo Di Stefano – apparsi il 20 feb 2008 nel «Corriere della Sera».
Credo che la riflessione proposta, in un certo senso, segua quella scia di ragionamenti che da un po' ci sta coinvolgendo nelle Marche e non solo, prova ne è il tema dell'incontro di sabato scorso a Francavilla al Mare.
Mi scuso per la qualità delle immagini, ma scannerizzare la paginona del Corriere è impresa assai ardua. Basta solo aumentare la percentuale di grandezza della pagina pdf e tutto si risolve.
Buone cose a tutti quanti
Un saluto
Francesco Accattoli



3 commenti:

Melina2811 ha detto...

Ottimo blog, veramente ben strutturato. Ciao da Maria

Alessandro Ramberti ha detto...

Grazie Maria!
Alessandro

Alessandro Ramberti ha detto...

Caro Alessandro,

grazie per averci dato la possibilità di leggere i due articoli del corriere. Volevo fare un commento sul blog, ma ho avuto problemi con la password.
Volevo dire che l’aver relegato la poesia nel silenzio è stata una scelta (basta vedere gli scaffali di poesia delle librerie). Se la gente non la legge forse è anche perché ha bisogno di sapere che l’editore crede davvero in chi pubblica e nella poesia. Tra l’altro vedevo che i poeti contemporanei citati in uno degli articoli sono tutti docenti universitari. Non è un po’ strano?
E poi dopo l’acuta analisi (mancanza di autorità del poeta, mancanza di solidarietà ecc) si prospetta come migliore una particolare scelta metrica. Non sono sempre gli stessi (persone e ambienti) che prima non han fatto nulla per evitare la marginalizzazione della poesia, che pretendono di insinuarsi nei processi di rinnovamento, per dettare i canoni del gusto?
Scusa lo sfogo un po’ farneticante, ma sono a casa influenzata
Ciao Paola