giovedì 4 ottobre 2007

Appello ai naviganti (Daniele Borghi)


Ciao Alessandro, tutto bene? Spero molto di sì.
Come spesso accade ti scrivo per affidarti alcune riflessioni che spero non troppo noiose.
Mi è venuta voglia di riguardare i commenti suscitati con i miei pensieri riguardanti la pubblicazione di poesie che tu, logicamente, hai inserito in Farapoesia.
Ho contato quattro persone che abbiano avuto voglia di dire la loro opinione su quanto scritto e poi mi è caduto lo sguardo sul lunghissimo elenco di autori che Farapoesia pubblica al suo interno. Anche il numero dei link che rimandano a siti "poetici" è cospicuo e numerosi sono anche gli intrecci tra loro. Oltre a questo ho notato che nessun commento è stato scritto ai miei testi e, come diceva un personaggio della televisione, mi è sorta spontanea una domanda. Possibile che tutte le persone (escluse le famose quattro) che hanno letto quella sorta di dibattito non abbiano avuto il desiderio di esporre il proprio pensiero o di vedere cosa scrivesse quel poveretto che si permetteva di tranciare giudizi su quanto aveva letto? Perchè persone necessariamente interessate alla poesia (e immagino che siano moltissime decine, se non centinaia) che visitano Farapoesia e hanno letto quello scambio di vedute non hanno avvertito la spinta a produrre la propria opinione?
Mi sono dato alcune risposte e te le sottopongo per avere da te un conforto. La prima ipotesi si basa sul fatto che la mia (chiamiamola così) "provocazione" sia stata di livello talmente basso da non meritare una risposta o un commento. La seconda è che si sia toccato un nervo scoperto e nessuno ( a parte io e te e i soliti altri quattro) abbia avuto voglia di stuzzicarlo ancora. La terza (che mi pare la più difficile da digerire) è che nessuno abbia avuto opinioni al riguardo. Naturalmente possono esserci anche altre teorie ma mi sembra che le più reealistiche siano queste.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi. Se non hai tempo, voglia o modo di rispondermi non preoccuparti, i pensieri che ti ho raccontato erano solo il frutto di una pausa di lavoro e forse non rivestono particolare interesse. In altre parole è possibile siano soltanto una piccola masturbazione cerebrale.
A presto, buon tutto,
Daniele

3 commenti:

Alessandro Ramberti ha detto...

Caro Daniele,
come risposta posso dirti che questo è un blog con commenti generalmente abbastanza mirati sul quid letterario (mi verrebbe da dire pochi ma buoni ;) ma tu sollevi una questione interessante: chissà se qualche navigante vuole lasciare traccia del suo pensiero…

Anonimo ha detto...

Ciao Daniele,
avevo letto di sfuggita la tua “provocazione” passata e i commenti relativi.
Per istinto ero vicina al commento di Paola anche se non avevo il tempo di chiarire in me il perché, quindi ho evitato di portare avanti un discorso.
Mi pare che la domanda fosse: perché pubblicare se non si interagisce con il lettore?

A questa domanda mi viene da controbattere “provocatoriamente”: ma non è che ci saranno dei target a cui si fa riferimento, non per snobismo, ma per sensibilità?

A parte la battuta (cioè: per natura io gioco), diciamo che credo esistano due tipi di lettore: il lettore “interno” e quello “esterno” da noi.
Quando il lettore è interno (il più interno possibile, perchè anche lì, per me, ci sono a strati altri lettori), le parole si caricano e si può parlare agli altri attraverso la lettura di noi stessi.
Un parlare, comunicare, che non è fine, ma conseguenza nel momento in cui qualcuno si rispecchia in noi e nel nostro lettore.
Un fine non inseguito e che per me, comunque, non dà ancora valore al nostro operato. Il valore avviene quando da una parola non mercificata, quindi che non nasca dal fine, si possa contribuire a portare avanti dei percorsi.
E, visto che magari si arriva da percorsi e caratteristiche diverse, si comunica, involontariamente, per sensibilità, solo con chi ci è più affine.
Ho fatto un gran giro di parole!

Grazie per avermi fatto riflettere sull’argomento (anche se in seconda battuta)
Un caro saluto
Leela

morena fanti ha detto...

Per errore ho scritto il mio commento in fondo all'altro post, quello da cui hai iniziato il discorso.

http://farapoesia.blogspot.com/2007/06/ha-senso-farapoesia.html

Mi scuso :)
Morena