martedì 10 aprile 2007

Un inedito di Giovanni Nuscis


Non chiedetemi se credo.
Per l’amore che porto alla parola
e al mistero non rispondo.
Domandatemi se immagino
Cristo in croce e cosa provo,
se comprendo il dolore della madre
e dei suoi cari mentre muore
e geme invocando il padre.
Ci fossi stato anch’io il giorno
in cui è risorto per abbracciarlo:
magari da lontano, indegno;
e tra coloro a cui riapparve
presso il mare di Tiberiade
all’alba, leggero sulle acque.
Chiedetemi se lo penso vivo
ancora, in nuovi volti e in nuovi gesti
(in)sofferente o imprevedibile
sgattaiolato fuori dai vangeli
e dalle chiese, tra la gente.


Giovanni Nuscis è nato ad Ancona il 20 marzo 1958. Dal 1973 vive a Sassari. Laureato in giurisprudenza, lavora nell’Amministrazione giudiziaria dove si occupa, attualmente, della formazione del personale amministrativo. Nel 2003 esce la prima raccolta poetica Il tempo invisibile (Book Editore, Castelmaggiore)(Premio Nazionale di poesia “Alessandro Contini Bonacossi” ed. 2003 opera prima).; nel 2006, la seconda In terza persona (Manni Editori, Lecce). Per l’inedito, ha vinto il Premio D.M. Turoldo ed. 2005, organizzato dalla rivista Poiein). Alcuni suoi lavori compaiono in antologie e su riviste (in particolare, e più assiduamente, Italia Libri, Org, Poiein), nonché su siti e blog compreso il proprio: www.giovanninuscis.splinder.com

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