domenica 30 giugno 2024

Una poesia di Andrea Corsi


corri lontano, ti prego, ama 

il cielo — vestito di Dio 

quel che volevamo era 

Cristo nella politica, 

un certo qualché di amaro,

di rigido, di selvaggio

nel tuo parlarmi —

vivi l’incredibile

gli occhi alza

— io voglio essere rapito

nel buio della notte

e non esser mai più visto

— rinuncia all'intelligenza

l'uomo dunque si attacca

alla vita e ne fa un'orto

— ognuno è una stella.

Con questo passo lento

quanta disperazione hai bevuto

vorrei capire,

è parte ormai della vita

incarna la speranza,

il tutto te lo lascio

per ballare intorno al sogno 

farlo splendere, corri 

per ora una rete 

di frasi ci ammanta

come un limite

sul lastrico della libertà

— vivere tanto 

da non avere più nulla da raccontare




acquaforte di Sanyu

Andrea Corsi, 30/06/'24


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