venerdì 11 agosto 2023

IT'S FRIDAY! tre poesie inedite di Giada Giordano

 


It's friday è una rubrica a cura di Annalisa Ciampalini

         A mio Figlio                           


Verrà come ai miei occhi

la tua faccia di bambino

l'amore dei giorni che contemplo

nelle ore che si allungano e sono estate.

 

Verrà come ai miei occhi

il tuo sorriso

e sarà sorriderne insieme

ché nel grembo la vita pulsa già

e si irradia come sogno.

 

Domani potrai guardarmi, madre,

tenderti la mano, sorreggerti piano

mentre il cielo imbrunisce

dietro i colli, oltre le case.

 

Sarà per me sapere possibile

nei meandri schiusi la dimora;

sentire il tempo persino nel piccolo incavo

delle mani, dei tuoi pugni chiusi:

vedere che ti abita, ti reclama.

 

**

 

Schiusa l'imposta che s'apre sul nostro giardino

tra le ortensie e la bouganvillea in fiore

come nella brina del mattino

aspettarti.

 

Aspettare, amore, come si aspetta

 questa primavera

il rigoglio dei prati, dei fiori sugli alberi,

sopra i tetti di Roma.

 

Nell'estate, sarà ancora più estate,

la luce che di sera ci terrà avvinghiati

come d'incanto, schiusa l'imposta che s'apre

sul nostro giardino, verrà una nenia lieve

come dal mare.

 

Assaporeremo la via, il candore,

quel primo abbaglio di luce.

 

E saranno tuoi, Figlio mio,

tutti i miei giorni,

la loro poesia.

 

**

 

Così a partire partiremo assieme

lì dove la rugiada bagna al mattino il fogliame

e cupole di paesi lontani e di oriente

ci indicano la strada.

 

Avremo terra nelle tasche e pulviscolo

e sarà sempre di mezzogiorno che il sole

illuminerà alto il meridiano

e i chilometri percorsi, tra lembi e fiumi,

e i giardini pensili.

 

Saremo universo assieme

e un giorno seguiterà il tuo cammino

per strade che non conosco

a rischiarare quel tratto breve

tra valichi e confini di montagna, lì dove

il sole muore per primo dietro ad un crostone

e si tinge di rosa al tramonto sulle pareti scoscese,

sui ghiacciai, all'ombra dei larici.

 

E quando ce ne andremo, niente sarà perduto

o stato vano, il terriccio pullulerà ancora

e zolle di terra recheranno al suolo i nostri passi

mentre a cinguettare penserà il giorno nuovo

sul nascere.

 

Sarà mattino ancora

tra le valli e i templi e le alture,

sarà come deve, tutto continuerà a mietere

per te che vieni nel prossimo futuro e allora

verranno ancora le promesse e i canti

sotto il suono simultaneo di più voci

che si intrecciano ed intonano nel mattino.

 


Giada Giordano nasce a Roma nel 1989.
 A tredici anni vince la Menzione d’Onore al Concorso Nazionale di Poesia “Un fiore per voi”, indetto dal Comune di Cervia.
Nel 2014 viene selezionata per il corso di scrittura creativa indetto da Rai Eri.
Nel 2015 vince il Poetry Slam al Roma Fringe Festival.
Suoi testi sono apparsi sulle riviste online e cartacee “Atelier online”, “Voce Romana”, “Euterpe”, “Patria e Letteratura”, “Poetarum Silva”, “Our Poetry Archive”, “Galaktica Poetike Atunis”, su “Arcipelago Itaca blo-mag”, sul “Journal of Italian Translation” di New York, sul “Periodico de Poesia” dell’Università del Messico e su “La Repubblica” di Bari. Un ulteriore componimento poetico figura negli Archivi del Centro Nazionale Studi Leopardiani. Alcune sue poesie sono state tradotte in spagnolo dal Centro Culturale T. Modotti.
 È risultata finalista in vari premi di poesia: Tea Poetry 2015, Premio Belli 2016, Premio Mario dell’Arco 2017, Premio Versus Sulmona 2017 e Premio Arcipelago Itaca 2017.


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