«Con eleganti pronunce, articolate e piane nel contempo, offerte con premuroso garbo, sicuro, mai retorico, del tutto privo di qualsivoglia autocompiacimento, l’Autrice vicentina approda a una spontaneità scaturente dalla definitiva rinuncia ad angusti schemi laddove la versificazione non concede nulla al sentimentalismo, per giocarsi in una metaforicità dove vince il concreto, il materico, e il miracoloso che li accompagna. Resta il sapore della tua bocca / davanti ai buchi neri dei miei pensieri (47). Altrove, sotto la loro estrosità destabilizzante, nutrita di un’inventività che si rigenera a ogni sintagma, i testi della poetessa tradiscono una propria perfetta logica.»
Il presidente della giuria
Premio Leandro Polverini
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