Notizie da Patmos
di
Fabrizio Bregoli
La
vita felice
Un
titolo che sembra un ossimoro ed è in antitesi con il messaggio generale del
libro.
Occorre
capire bene cosa è Patmos e cosa lì accade all'apostolo Giovanni.
Patmo (in greco: Πάτμος Patmos) o Patmos, è un'isola
dell'Egeo. L'isola è
famosa poiché, secondo un'antichissima tradizione cristiana, l'apostolo Giovanni fu qui esiliato dall’imperatore Domiziano dal 95 al 100 d.C. Durante questo periodo egli ebbe le
sue famose visioni da Gesù, che portarono alla redazione del Libro delle Rivelazioni.[1]....
Il
termine notizie allude a
informazioni, resoconti, aggiornamenti, qualcosa di accertato.
Patmos è la sede
della folgorazione, della rivelazione.. Eppure conclude Bregoli qui
non ci sono rivelazioni. L’ossimoro è qui quasi un rebus, un dettaglio
nascosto, ma è fondante. Come fondamentale è l’antitesi tra l’uomo e Dio, ma è
un’antitesi dialettica che mai sfocia nel conflitto.
C'è
un dialogo costante tra scienza e credo religioso, tra invenzione e preghiera.
Basta consultare l’indice e i titoli dei componimenti per capire come fede e
ricerca si inseguano in una tenzone quasi amorosa a colpi d’inchiostro. Diciamo solo l’incendio dei nomi…
Altro
elemento costante tra misteri ingloriosi e
ricerca quantistica è il rapporto col
padre, la comunicazione sofferta, intermittente, la necessità del gesto, della
concretezza per poter riattivare il ciclo
del silenzio, perché non si scrive
d’amore, lo si dimostra per assurdo. C’è nel suo poetare un estrudersi dal corpo, l’ambire a un senso e l’ardire un passo in
più, un verso oltre; è tangibile il suo volersi collocare in un ordine compiuto e in uno spazio immutato continuo, tra la
fine e l’inizio in un agire circolare…il non riuscirci è quello che il poeta
definisce dislessia di un noi
impronunciato e che altro non è se non la difficoltà a consolidare il
nostro posto nel mondo in relazione agli altri, alle nostre origini e
all’ignoto che ci attende.
Notizie
da Patmos:sicuramente il più bel libro di poesia che abbia letto in questi
ultimi mesi.
Claudia Piccinno
Direttrice in Europa del World festival poetry
Biografia di Fabrizio Bregoli
Fabrizio Bregoli, nato nella bassa bresciana, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni. Ha pubblicato alcuni percorsi poetici fra cui “Cronache Provvisorie” (VJ Edizioni, 2015 – Finalista al Premio Caproni) e “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016 - Premio Rodolfo Valentino 2016 e Premio Biennale di Poesia Campagnola 2017, Premio della Critica al Dino Campana 2017, Finalista ai Premio Gozzano, Merini, Caput Gauri). Il suo ultimo lavoro è "Zero al quoto" (puntoacapo, 2018) con prefazione di Vincenzo Guarracino. Sue opere sono incluse in Lezioni di Poesia (Arcipelago Itaca, 2015) di Tomaso Kemeny e in numerose altre antologie. Con il poemetto ENIAC è inoltre incluso in iPoet Lunario in versi (Lietocolle, 2018). Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante la plaquette “Grandi poeti” (2012). Partecipa a letture poetiche, dibattiti culturali e blog di poesia. Ha preso parte ad alcuni eventi di azione poetica mito-modernista e alcune sue poesie sono state esposte congiuntamente a opere pittoriche in eventi organizzati dall’associazione Civico32 a Bologna. Ha conseguito numerosi riconoscimenti per la poesia inedita, fra i quali gli sono stati assegnati i Premi San Domenichino, Marietta Baderna, Lino Molinario, Daniela Cairoli, Giovanni Descalzo, Luciano Nicolis, Piemonte Letteratura, Terre di Liguria, Il Giardino di Babuk, il Premio “Dante d’Oro” dell’Università Bocconi di Milano, il Premio della Stampa al Città di Acqui Terme. Sulla sua poesia hanno scritto Tomaso Kemeny, Giuseppe Conte, Vincenzo Guarracino, Mauro Ferrari, Ivan Fedeli, Sergio Gallo, Sebastiano Aglieco, Paolo Gera, Eleonora Rimolo, Gian Piero Stefanoni, Laura Caccia, Pierangela Rossi, Enea Roversi, Antonella Pierangeli.
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