È una caratteristica ricorrente negli Scrittori Africani: l’immissione di parole, frasi, e strutture psico-sintattiche delle proprie lingue madri nelle rispettive lingue di colonizzazione, nonché la forma letteraria modulata sui ritmi e sui modi dell’espressione musicale, ritmi e modi che condensano visioni del mondo dal punto di vista antropologico, sociologico, filosofico e religioso: miti, racconti, leggende, proverbi.
Il ricorso a questo espediente viene praticato soprattutto per ri-immergersi nelle acque dell’oralità, in cui i popoli africani si sono sviluppati e sedimentati da millenni. Il simbolismo, il ritmo, l'emozione emergono non soltanto per adornare il quadro estetico ma principalmente per raggiungere lo scopo della formazione, dell'educazione e della saggezza.
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