mercoledì 27 marzo 2019

News da Adele Desideri fine marzo 2019


Gentili lettori, segnalo quanto segue

*Recensione di Adele Desideri a Giovanni Dino, Nessuno va via, supplemento f. c. di Pagine lepine, a. XXII, 2017, pag. 47, in Quaderni di Arenaria, monografici e collettivi di letteratura moderna e contemporanea, nuova serie, volume XVI, pag. 61-62
Link
https://www.quadernidiarenaria.it/volumi/quadernidiarenaria-volume16.pdf 

*Il volume di Paolo Lagazzi, Come ascoltassi il battito d‚un cuore, Incontro nel cammino di Attilio, Moretti&Vitali 2018
Per quanto amato da molti lettori di poesia, per quanto profondamente stimato da alcuni tra più grandi poeti del Novecento non solo italiano (da Montale a Luzi, da Sereni a Caproni, da Pasolini a Charles Tomlinson a Kikuo Takano), Attilio Bertolucci resta un autore ancora, in parte, misconosciuto e incompreso. Solo una lunga frequentazione del suo mondo poetico può permettere di cogliere la complessità e la ricchezza che si annidano nell‚apparente semplicità del suo linguaggio. Paolo Lagazzi, riconosciuto dallo stesso Bertolucci (in un‚intervista apparsa nella rivista “Gli immediati dintorni”, n. 2, 1989) come colui «che forse più di ogni altro mi ha letto in estensione e in profondità», ripercorre negli scritti raccolti nel presente volume alcuni tra i capitoli decisivi della storia del poeta: l‚inesausto amore per la pittura; la passione per le opere di Proust e di Eliot; l‚affinità elettiva con un originalissimo, fantastico e umano storyteller quale Silvio D’Arzo; il lavoro svolto con leggerezza e lungimiranza nei campi del giornalismo e dell‚editoria; il dialogo tra la sua poesia e il cinema del figlio Bernardo. Soprattutto, questo libro ci porta di nuovo a osservare i „nodi‰ più segreti e cruciali del mondo bertolucciano: la religiosità sui generis, il sentimento del sacro, l‚incontro fra un bisogno primario di verità e un‚acuta coscienza della vita come mistero. (Dal link
https://morettievitali.it/?libri=come-ascoltassi-il-battito-dun-cuore )

*Poeti cristiani latini dei primi secoli. Tradotti da poeti italiani contemporanei, a cura di Vincenzo Guarracino, Mimep-Docete, Pessano con Bornago, Milano, 2017
Completo, interessante, godibile, il video di presentazione di Vincenzo Guarracino,
Al link
https://www.youtube.com/watch?v=ZrCrykxEWr0&index=9&list=PLKV7vYSzWe6yv0dBX9WFFr9DMgGaLLWaX 

*Il volume di Luciano Curreri, Volevo scrivere un’altra cosa, Passigli 2019
Diciotto racconti (più uno...) travestiti da apologhi, nutriti di un certo umor nero: così si presenta ai lettori "Volevo scrivere un'altra cosa". Già dal titolo vediamo qualcosa di inatteso: ciascuno dei racconti si chiude, infatti, con una nota finale che contrasta con quanto fino a quel punto raccontato. La storia che l'autore ha scritto non è, insomma, quella che avrebbe voluto raccontare. Ce ne era infatti un'altra, che per qualche ragione non ha potuto venire alla luce. Così, mentre il libro si sviluppa attraverso le differenti tappe dei vari racconti - da Il subappalto delle vacanze a La metà fascista del cuore, da Il portiere e la morte a Il furto impossibile, da Per qualche capello in meno a L'istituzione della bella copia, ciascuno dedicato a un grande scrittore amato al punto da desiderare quasi di parodiarlo - le storie si contraddicono e insieme si completano, in un intreccio che è la vera ossatura della raccolta. Un destino narrativo che non risparmia neppure la postfazione di tale Ciapo Populin, critico del Gazzettone (dal link
https://www.libreriauniversitaria.it/volevo-scrivere-altra-cosa-curreri/libro/9788836816781 ).

Io sono amico dell’invisibile e non faccio conto che di ciò che si fa sentire e non si mostra, e non credo e non posso credere a tutto quello che si tocca e che si vede
(Eugenio Montale, in Quaderno Genovese, a cura di Laura Barile con uno scritto di Sergio Solmi, Milano, Mondadori, 1983, pag. 72, in Giovanni Sighieri Danesin, Montale nella grande guerra: voce, memoria e luce, in Xenia, n. 4, anno 2017, Edizioni Arti Grafiche Francescane, Genova)



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