IL MARE
Ostinatamente
paziente
Il mare
ripete
Nella sua
litania
L’inno alla
vita
Ciascuna onda
Muore sul
lido
Senza
ribellione
Ma talvolta
alza
La sua voce
Schiumante
Il mare come
ogni sera
Recita la sua
litania
Per gli
ombrelloni chiusi
E per qualche
ombra
Con i piedi
nell’acqua
Il mare ora
Mentre il
cielo
Si fa rosso
Canta il suo
concerto
Per un cane
Compagno
Di un
solitario
Abbaia il
cane
Fa il solista
con le onde.
Tra gli
ombrelloni
Urlando si
rincorrono
Giovinetti
invasati
Folletti
estivi
Contemplati
dalla luna
Giochi d’amore
Sull’altalena
Là
Le onde
confondono
La loro
litania
Con le risa e
le grida
Di notturne
fanciulle
Gruppetti
di giovinetti
intonano
canti
baccanali
la loro notte è giovane
tra gli
ombrelloni chiusi
echeggia
il loro
ciarlare amoroso.
Il mare li
accompagna
Nella notte
Il mare che
sa
Le voci della
gioventù
Notturna.
Infinità di
onde
Infinità di
culle
Che tentano
La conquista
della riva
Per andare a
morire
In fretta
Sulla riva
Moltitudine
Di slanci
vitali
Le onde
Anelano alle
sponde
Un esercito
spumeggiante
Che non anela
all’eternità
Ma che nella
fragilità
Del suo
spumare ripetuto
Nel suo
ritornello
Ripete l’eterno.
Il buio
Restituisce
Alle onde
Il loro puro
canto
E tornato il
silenzio
Delle voci
umane
È l’ora in
cui
Sulla riva
Qualche
solitario
Ascoltatore
Sente
Che il rimore
Ha
abbandonato
La spiaggia
E l’eco delle
onde
Riprende a
far sentire
La sua
litania
Torna lo
sciabordio
E qualcuno
Solitario
Vi sente
Le voci di un
dio.
Gli
ombrelloni sono chiusi
La spiaggia e
senza voci
Solo si
sentono
Nell’oscuro
silenzio
Del mare
La batteria
dell’orchestra
Che ritma una
canzone
Ma se ti
porti sulla riva
Un altro
ritmo
Molto piu
vecchio
Continua il
suo echeggiare
Il ritmo
delle onde
Il ritmo del
mare.
I mareggianti
si sono ritirati
La notte li
ha richiamati
Ora restano
sulla sabbia
La marea di
passi
Che l’hanno
solcata
Passi
silenziosi
Mentre le
onde
Cancellano
Quelli
prossimi alla riva
Passi perduti
Che domani
Saranno
rinnovati
Nel nuovo
giorno
Colmo
Del fresco
esercito
Di bagnanti
Ritornati
Nel nuovo
mattino
A disegnare
Nuovi passi
passanti.
Onde di
piombo
Questa sera
Il mare è in
guerra
E si scaglia
Verso la
terra.
Il vento
gioca
con gli ombrelloni
aperti
rimasti
deserti
i bagnanti
si sono
ritirati
affamati
dopo la lunga
cottura
presi
dall’arsura
Le onde
Fanno da
basso fondo
Al
chiacchiericcio
Dei bagnanti
Mentre il
vento
Tambureggia
Con la
distesa
Degli
ombrelloni.
È sera
Il bagnino
Riordina gli
sdrai
Il mare ha cullato
Il torpore
Dei bagnanti
Domani
Altri
Si
stenderanno
A scaldare
La pelle.
Il mare
È ribelle
Questa sera
Fa la voce
grossa
E sovrasta
Anche i canti
Delle balere
È inquieto
Il mare
Questa sera
E si fa
sentire
Scagliando
forte
Le onde
Contro le
scogliere.
È sera
I bagnini
Riordinano la
spiaggia
Per l'indomani
Rimuovono le
orme
Di sabbia
Dei bagnanti
La passerella
E di nuovo
Intatta
Solo
Qualche
bagnante notturno
Lascerà la
sua impronta
Fino al
mattino
Poi tornerà
il bagnino
A cancellare
La passerella
Di orme
attardate.
È sera
Ora si alza
L’esercito
Delle ombre
lunghe
Degli
ombrelloni chiusi
Schierano
silenziosi
Ora si
allungano
Le ombre
degli sdrai
Prima che il
sole
Sia oltre l’orizzonte.
È sera
Non c'è quasi
più nessuno
Sulla
spiaggia
Ora sono le
finestre
Degli
alberghi
Ad accendere
le luci
Quando sarà
quasi buio
Mille e mille
Luci
Segnano
I bagnanti
Tornati nelle
stanze
E anche le
luci
Delle balere
ora
Si fanno
luminose
E intorno a
sé
Rumorosi
I bagnanti
Pronti per le
feste
Si affacciano
Alle finestre
A contemplare
Il mare
Che tra poco
Si farà
oscurare
Dalla notte
di marina
E magari
Da un chiaro
di luna.
Quando il
sole
E oltre l’orizzonte
Il mare
Diventa uno specchio
Blu
Che riflette
Gli ultimi
bagliori.
Blu
Tenero
È questa sera
Il mare
E fa quasi
tenerezza
La sua onda
Che pare una
carezza.
Sono davanti
Al mare
E mi pare
Che mi voglia
Parlare
Dirmi la sua
parole
Ripetuta e antica
L'onda
sussurra
Prima di
tacere
Dopo
Di me
Dice
Verra
un’altra onda
E un’altra
ancora
A dirti
Che il mare
È fedele
Nel suo
ritornello.
Davanti all’onda
Quieta
Vi penso
E ognuna
Pronuncia
Un nome
E mi commuovo
Ma compare
Un veliero
A distrarre
La mia
nostalgia
Vi penso
E do un nome
Ad ogni onda
che si spegne
E il mare
È pieno di
appelli
Ripeto i
vostri nomi
Come una
litania
Di onde
Ormai il mare
È un coro
E tutto ciò
Quasi nel
silenzio ondoso
Vi penso
E il mare
Mi dà il suo
aiuto
Nel riposo.
Oltre le
scogliere
Quasi
guardiani
Delle spiagge
Il mare si
bacia
Con l’orizzonte.
E il cielo si
fa rosso
Quasi come
fanciulli
Appena sbocciati
All'amore
E la riva sa
e custodisce
Tanti
Di qusti baci
Del tramonto.
Nelle strane
impronte
In punta di
piedi.
Romantico
Il mare tarda
A scomparire
Nella notte
Affida ai
gabbiani
L’ultimo
saluto
Mare
romantico
Delle
coppiette
Tra gli
ombrelloni
Si fa liscio
Come uno
specchio
E riflette
La notte che
scende
Il mare romantico
Risplende di umilta
Il canto
sussurrato
Delle onde
Il mare
romantico
Va a
spegnersi
Sulle sponde
Di una barca
Sul
bagnasciuga.
Una tavolata
di mangiatori
Anima la riva
Il fumo del
pesce cotto
Sale fino
alle stanze
Affacciate
sul mare.
Si fa festa
Illuminati
dalla luna
E
accompagnati
Dal rumore
della schiuma.
Ecco
E quasi buio
E gli ultimi
bagnanti
Che camminano
Lungo la riva
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