Incontri residenziali di Poesia e Letteratura a Trieste e in Friuli Venezia Giulia
a cura dell’Associazione
& Rivista Almanacco del Ramo
d’Oro
in collaborazione con il
Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico
XIV Edizione: 20-24 giugno 2013
Il Laboratorio di poesia e cultura
attraversa espressioni e contaminazioni artistiche. È un progetto che comprende
visioni e prospettive diverse tra loro, crea occasioni di confronto e scambio
attraverso rapporti formali e informali, con poete/i, scrittrici, scrittori,
artiste/i di varie tendenze, con letture, seminari, video, performances.
Caratteristica del progetto è la residenzialità “aperta” delle/degli ospiti che
soggiornano per cinque giorni a Duino (Trieste), presso il Collegio del Mondo
Unito dell’Adriatico e incontrano il pubblico appassionato di letteratura in
diverse occasioni e luoghi, condividendo momenti e spazi della vita quotidiana.
Il progetto punta sulla riappropriazione di un tempo più disteso, nel quale
l’incontro con “l’autore” non avviene solo nel momento già organizzato della
lettura pubblica, ma anche in occasioni informali, amichevoli. Da qui il
carattere “semiclandestino” della manifestazione che non ama i riflettori
violenti ma preferisce l’arte discreta della conversazione, con autori e
autrici che l’apprezzano e ritornano.
.
Tema
di questa edizione: Colloquio tra voci e scritture: l’epica, la lirica, la
biografia. La forza delle donne. Voci femminili e maschili della
contemporaneità.
Programma:
20 GIUGNO
ore 15.30-17.30
Duino - Prato della Residenza del Collegio
del Mondo Unito
Caffè e libri sul
prato – conversazioni letterarie – presentazioni
e letture: Parliamo di libri e di vite...
-Maria Beatrice Masella, Alba Piolanti, Bologna a modo nostro. Trame percorsi emozioni,
(Bologna 212).
ne parlano: Alba Piolanti,
Paola Elia Cimatti, Serenella Gatti Linares.
- Laila Wadia, Se
tutte le donne, (Barbera, Siena 2012)
presenta
l’autrice con Melita Richter.
- Anna Zoli e l’esperienza dell’Australia – conversazione
biografica.
ore 19.30 LiberArti, Piazzetta Barbacan, 1 – Trieste
letture poetiche di: Rossana Roberti,
Elisabetta Serra, Marina Moretti, Marco Marangoni, Rosaria Lo Russo.
in
collaborazione con LiberArti – Emporio dell’arte
21 GIUGNO
ore 9.30 –11.00 – Collegio del Mondo Unito
I percorsi di Luciana Tufani nella
Letteratura delle donne – conversazione su libri e protagoniste, piste di
lavoro per la didattica.
Luciana
Tufani dialoga con docenti e non, al fine di suggerire spunti e riflessioni di
lavoro che coinvolgano le nuove generazioni.
ore 11.00 – 12.30 Collegio del Mondo
Unito
- I dieci anni di Edizione
dell’Autrice - di Antonella Barina
Un sentiero autoeditoriale nel
quale la poeta assume su di sé integralmente la funzione editoriale: dalla
creazione dei testi, alla produzione delle immagini, all’impaginazione e alla
stampa.. In esposizione al Salone del Libro di Torino 2013 negli spazi della
Regione del Veneto ci sono cinque titoli del percorso decennale.
ore 15.30 – Sala video – Collegio del
Mondo Unito
Focus sul tema della forza femminile nella
contemporaneità. Poesia e voce poetica.
- Fragili guerriere - conversazione con
Daniela Rossi e Rosaria Lo Russo.
video: Fragili guerriere –
Amelia Rosselli e Patrizia Vicinelli, con un intervento di Rosaria Lo
Russo, a cura di Daniela Rossi.
Il video, composto per
Romapoesia 2010, mostra letture e performance di Amelia Rosselli e Patrizia
Vicinelli, riprese quasi tutte a Parma negli anni '80. E’ interessante la rilettura-riscrittura del genere epico. In
Amelia Rosselli con La libellula e in
Patrizia Vicinelli con Non sempre
ricordano e I fondamenti dell’essere si
assiste alla ri-nascita dello stile epico dal punto di vista di un’eroina.
video: Fragili guerriere
-work in progress, reading-performance di
Rosaria Lo Russo (voce recitante) e Patrizia Mattioli (live electronic music),
a cura di Daniela Rossi – Reggio
Emilia Officina delle arti, 9 - 3 - 2013.
Nella scena letteraria italiana della
seconda metà del Novecento accade una rivoluzione stilistica, tematica,
ideologica: l'epica delle donne. Autrici come Rosselli e Vicinelli hanno avuto
l'ardire di scrivere poemi invece che limitarsi alla lirica fino ad allora
concessa alla scrittura femminile. Daniela Rossi e Rosaria Lo Russo, firmando nel
2011 il manifesto letterario Fragili
Guerriere, intendono farsi promotrici di un evento culturale complessivo
intorno al fenomeno dell'epica delle donne, un work in progress con eventi di
poesia, di teatro, di musica e di arte visiva.
Riflessioni di Sergia Adamo (Univ. Trieste)
SIL FVG.
video: Amica nostra Angela,
regia di Nadia Pizzuti, produzione Italia, Fogliadilimone 2012.
Ritratto a più voci di
Angela Putino, filosofa napoletana, figura innovativa del femminismo italiano.
In particolare il tema della guerriera, legato alla filosofia orientale
attraversa come pratica e teoria il suo pensiero.
Divagazioni su Sensibili
guerriere. Sulla forza femmnile, a cura di Federica Giardini, (Iacobelli,
Roma 2012)
Un tempo il senso
comune attribuiva agli uomini forza e capacità di agire e alle donne debolezza
e passività, che cosa è cambiato dopo almeno trent’anni di femminismo? E
soprattutto: cosa è passato nell’immaginario delle giovani donne, nella
consapevolezza che hanno di loro stesse?
ore 18.30 - Sala video – Collegio del Mondo
Unito
Poesia e traduzione.
Marko Kravos, Sol na
jezik/Sale sulla lingua, (ZTT-EST, Trieste 2013)
ne
parlano l’autore e Roberto Dedenaro.
ore 21.00 Auditorium Collegio del Mondo Unito – Duino
Saluto del Presidente, Ambasciatore Gianfranco Facco Bonetti e del
Rettore, dr. Michael Price.
Presentazione della nuova
traduzione delle Elegie Duinesi di
R.M.Rilke, tradotte e curate da Renata Caruzzi, Beit, Trieste 2013. Ne parla il prof. Marzio Porro (Univ. Statale Milano).
Interventi musicali al violoncello di Ivan Leon.
Il libro è corredato da citazioni di
alcune lettere dello stesso autore e dall’elogio di Robert Musil, pronunciato
dopo la morte di Rilke, che delinea un ritratto del poeta e gli restituisce
l’importanza che merita riconoscendone la modernità.
in
collaborazione con Beit Editrice – Trieste
22 GIUGNO
ore 9.30 – Passegggiata letteraria sul “Sentiero Rilke” con libere letture poetiche e narrative,
spunti, riflessioni delle/dei partecipanti.
ore 11.30 – Collegio del Mondo
Unito – Libri appena usciti...
- Marco Marangoni, Congiunzione
amorosa, (Moretti&Vitali, Bergamo 2013), prefazione di Giancarlo
Pontiggia, postfazione di Maurizio Cucchi.
- Luisa Gastaldo, Della tua voce, (KappaVu, Udine 2013)
ore 15.30-18.00 Duino -
Prato della Residenza del Collegio del Mondo Unito
Caffè e libri sul
prato – conversazioni letterarie –
presentazioni e letture: Parliamo
di libri e di passioni...
- Verena Stefan, Ospiti
estranei, (Tufani, Ferrara 2012)
presenta Gabriella Musetti
- V.Woolf, Diari di una
scrittrice (1925-1930), traduzione e commento di Bianca Tarozzi, (RCS,
Milano 2012)
presenta Bianca Tarozzi.
- I Quaderni SIL – FVG – Un gruppo di socie SIL della
Regione FVG in colloquio su temi di confine.
N.1 – terzo spazio – a cura di Melita Richter
N. 2 – non importa se non capisci, segui il ritmo- a
cura di Helen Brunner e Barbara Della Polla.
ne parlano le curatrici e le socie.
ore 21 Casa Carsica – Kraska Hisa -
Repen 31, Repentabor – Monrupino
letture
poetiche di: Bianca Tarozzi, Gabriella Musetti, Fabio Franzin, Roberto
Dedenaro, Antonella Bukovaz.
presenta Giulia Ciarpaglini
in collaborazione con ZADRUGA
NAŠ KRAS COOPERATIVA CARSO NOSTRO
Repen
31, Repentabor – Monrupino, 34151 TRST-TRIESTE
23 GIUGNO
ore
10.00 visita alla Grotta Gigante. Borgo Grotta – Sgonico
Grande Caverna di
profondità 120 m sotto la superficie, di età stimata: 10 milioni di anni.
La Grotta Gigante è un
percorso ricco di fascino, che accompagna il visitatore dal lontano Neolitico,
quando i nostri antenati cominciarono a frequentare la parte più accessibile
della cavità, attraverso l'Ottocento, in cui è stata teatro della nascita della
speleologia scientifica e sportiva e delle prime ricerche del misterioso fiume
sotterraneo Timavo, fino ai giorni nostri, in cui si propone come spettacolare
meta turistica ed educativa e sito di importantissimi studi scientifici.
ore
15.30-18.30 Duino - Prato della Residenza del Collegio del Mondo Unito
Caffè e
libri sul prato – conversazioni letterarie – presentazioni e letture: Parliamo di libri, di poesia e di
asimmetrie creative...
- Anna Verna, Passioni.
Virginia Woolf, Vita
Sackville-West, Marguerite Yourcenar, (Tufani, Ferrara 2012).
presenta Paola Camesasca
- - Serenella Gatti Linares, Era ed è ancora, (Gazebo, Firenze 2012)
presenta l’autrice.
- Marina Giovannelli, Il
libro della memoria e dell’oblio, (Samuele, Pordenone 2013)
ne
parlano l’autrice e Gabriella Musetti.
- Cuore di preda.
Antologia contro la violenza sulle donne, a
cura di Loredana Magazzeni (CFR edizioni 2012)
ne
parlano la curatrice e alcune poete presenti nell’antologia.
dalle ore
19.30 Duino - Prato della Residenza del Collegio del Mondo Unito
letture di: Marina Giovannelli, Alessandro Canzian, Maria Sànchez Puyade, Mary Barbara
Tolusso, Michele Montorfano, Loredana Magazzeni, Anna Zoli, Melita Richter,
Antonella Barina, Juan Octavio Prenz, Luca Visentini, Carla Saracino, Ana
Cecilia Prenz, Laila Wadia, Enzo Santese, Luisa Gastaldo.
presenta Giulia Ciarpaglini
24 GIUGNO
partenza degli ospiti
Ufficio stampa: Giuliana Tonut giu.tonut@gmail.com
Informazioni: eventiletterari@gmail.com
Ragionare di poesia
delle donne, oggi: ha senso?
di Gabriella Musetti
Ha senso occuparsi di poesia delle donne, oggi, in Italia,
quando l’accesso pubblico alla scrittura poetica delle donne è aperto almeno
tanto quanto quello maschile? Ha senso porsi questioni di “genere” in poesia?
Ha senso prestare attenzione a temi quali il linguaggio, l’immaginario, il
posizionamento, senza perseguire antinomie oppure ostinate separatezze, ma
ragionando su percorsi, percezioni, angoli di osservazione?
A queste domande rispondo in modo
ambivalente: sì e no.
Oggi non ha più senso, a mio
avviso, proporre un discorso separato sulla poesia scritta da donne, come lo ha
avuto, invece, in passato, per dare rilievo a una produzione letteraria
ignorata, sottaciuta nella sua rilevanza storica e culturale, resa invisibile o
marginale nella ricerca accademica, soffocata da tanti preconcetti riguardo il
valore, l’innovazione. Non ha senso porre una differenza di “genere” per quanto
riguarda la poesia: è poeta – uomo o donna che sia – chi sa parlare della
misteriosa e radicale transitorietà della vita, in qualunque linguaggio capace
di penetrare sotto la pelle delle persone.
Ha ancora senso, a mio avviso,
osservare i percorsi attraverso cui le donne sono arrivate a scrivere poesia, i
temi che attraversano le scritture, il confronto che mettono in campo con la
cultura ufficiale consolidata nelle accademie, i linguaggi messi in azione, le
specifiche modalità di sguardo. Tutto quello che dà indicazioni di un
posizionamento nel mondo e offre tracce significative riguardo alla società
contemporanea, alla cultura post-patriarcale, con le sue ambigutà ancora
attive.
Che cosa è cambiato, se è
cambiato qualcosa, nella scrittura poetica delle donne, in Italia, a partire
dagli anni ’70 fino a oggi? Se nelle antologie le poete (con questo termine
nomino soltanto soggetti femminili che scrivono poesia, senza altre
specificazioni), sono ancora poche, (nessuna nel canone), ormai nella cultura
pubblica sono presenti in numeri assai consistenti: nei libri, nei festival,
nei media, anche nelle tesi di laurea o nei corsi universitari. Un merito di
questa presenza è dovuto certamente al lavoro prezioso e alla cura di tante
docenti e studiose che hanno saputo alzare lo sguardo sull’esistente e scovare
tanta produzione dimenticata, o dare attenzione critica alle voci
contemporanee.
Ma anche un nutrito numero di
giovani poeti e critici, oggi, prende a tema di ricerca la produzione delle
donne, scegliendo il confronto/dialogo sui modi del fare poesia, scambiando
percorsi e approdi, con l’apertura di una rete di collaborazioni fruttuose e
innovative.
Allora è tutto risolto, siamo
proiettati tutti in mondo culturale morbido e permeabile, che tende a smussare
le differenze, a causa, probabilmente, di una globale impronta omologante che
attutisce e rende innocue le diversità? Su questo tema andrebbe svolto un
discorso complesso che non è possibile fare in questa sede, tuttavia, per
quanto riguarda l’argomento in questione, alcune brevi considerazioni vanno
fatte. Non credo che il mercato globale abbia interessi altri dal profitto economico perseguito a qualunque costo, umano e
ambientale. D’altra parte le condizioni delle società sono rapidamente mutate,
solo a osservarle alcuni anni addietro, gli individui si muovono su piani
impensabili fino a tempi recenti - basti pensare alle possibilità offerte dalla
rete, da internet -, stiamo vivendo un’epoca di grandi trasformazioni e le
percezioni soggettive del futuro sono ancora incerte.
Questa situazione in movimento
apre numerose ipotesi e scenari per la produzione poetica delle donne, a
partire dalla consapevolezza di una maturazione e signoria degli strumenti, dei
linguaggi. Non si tratta più di chiedere uno spazio contestato, ma di esporre
alla visione di tutti un percorso, un progetto, una scrittura che siano parte
del tessuto contemporaneo.
In poesia sappiamo bene che la debordante costituzione della donna come
oggetto del discorso, a vari livelli, si è accompagnata alla sua esclusione
come soggetto, anche se poete e rimatrici sono fiorite in tutti i secoli,
proprio perchè la poesia, come arte confinaria, ha aperto le porte alla parola
femminile. E’ una osservazione fatta come in punto di fuga: tende a scoprire un
gioco di prospettive che sempre di più si addentrano nella materia, fino a
perdere il punto certo di un inizio.
Storicamete, i temi prediletti dalle donne si possono raggruppare in due
filoni tradizionali: quelli legati all’esclusione, quelli legati al discorso
d’amore, in un rapporto di eccesso e di difetto che spesso ha caratterizzato la
relazione con il linguaggio, con il tema della soggettività e con la stessa
significazione.
Oggi che tante donne hanno parola pubblica in poesia come si configura
il nuovo della scrittura delle poete? Quando è una donna a scrivere poesia,
l’io - tu: chi parla? a chi parla? di chi parla? dove e come parla? Non solo
nella relazione binaria di Soggetto/Altro-a da sé, ma nella osservazione
eccentrica di soggettività in transito, in movimento tra luoghi, esperienze,
immagini, ruoli, linguaggi, generi, codificazioni, ponendo attenzione agli
aspetti “nuovi” (laddove si riscontrano) di soggetti mutevoli e performativi,
in continua ri-definizione e dislocazione.
Pensiamo alle numerose riprese di figure femminili del mito, lette in ottica
nuova, alla tematizzazione del corpo femminile mostrato non soltanto nella
giovinezza e bellezza, ma anche nella vecchiaia, nella malattia, negli umori
più crudeli, pensiamo alle tante figurazioni individuali liminari che emergono
nei testi, alla scelta di uscire dal genere lirico come territorio privilegiato
per addentrarsi con temerarietà nel genere epico – da sempre terreno maschile,
alla volontà di esserci con una parola propria, che scardini la tradizione
verso una ricerca nuova, sperimentale, ad altro ancora.
Queste nuove figure poetiche abitano il mondo contemporaneo, pongono
questioni a tutti. Come se il remoto
concetto di “disordine del femminile”, presente in tante scritture, fosse non
tanto una caratteristica bizzarra da mettere sotto controllo ma una
prefigurazione di un divenire già in atto: la disposizione a sabotare
discipline e generi, a mostrare l’irrilevanza dei recinti, a rifiutare
classificazioni, a ignorare la presunta separatezza tra corpo e soggettività,
ad abitare il presente senza rassegnazione, a irridere il potere, a mescolarsi
continuamente, ad amare la vita e raccontarla nelle sue diverse estensioni, a
liberare sessualità e desiderio, a intervenire nel mondo.
“La poesia altro non è che prender forza nell'inconscio” dice Cixous
nella sua appassionata apologia per rivendicare la potenza della scrittura
delle donne, e tuttavia avverte che desiderio e linguaggio non coincidono. In
un periodo di pesante decadenza del linguaggio e della stessa società, con
parole erose e irrilevanti che continuamente ci circondano, ci interroghiamo,
interroghiamo individualità creatrici in colloquio, in un “fare insieme” che
assume il senso di un gesto politico.
La necessità di dire, l’urgenza di parole limpide che dicano la
contemporaneità della poesia italiana sono la spinta iniziale di queste
riflessioni. Il confronto con i testi,
con autrici e autori, con i luoghi della poesia, così come le riviste, i
blog, i gruppi, i manifesti, sono il terreno su cui muovere il discorso, in un
reciproco dialogo aperto in cui le differenze e le convergenze si misureranno
nel tempo.
Quanto dobbiamo alle madri, alle sorelle, alle amiche che ci hanno
preceduto e delle quali, spesso, ripercorriamo le strade in nuove infinite
scoperte, con gratitudine? Da loro abbiamo imparato la parola libera, autonoma,
presente nel mondo; abbiamo imparato a confrontarci tra noi e con altri;
abbiamo riletto i miti, mostrato il corpo a partire dal sangue mestruale,
attraversato la maternità e la sessualità, le relazioni e l’amore; non abbiamo
chiuso gli occhi sulla vecchiaia, sulla malattia, sulla morte; abbiamo diffuso
la parola pubblica sul tempo presente e sul mondo.
Ora si tratta di osservare come la nuova poesia contemporanea delle
donne ha incanalato questi temi, li ha ripensati inscrivendoli in soggettività
interroganti, aperte alle esperienze, al confronto. Ci chiediamo se la
scrittura poetica delle donne rintracci le sue radici profonde nel tanto
problematizzato “femminile”, come pensano alcune, o se si insinui in una dimensione
altra, più complessa, dai margini più incerti, forse; un terreno di transizioni
di sentimenti e di saperi includente. E il tema ritorna, nelle scritture, in
modi diversi. Tra un “neutro” assunto dalla tradizione senza ripensamenti e la
scelta sofferta di attraversare più strade, di percorrere luoghi insoliti e
tormentosi, per segnare il superamento, attraverso l’arte, dei confini di
genere. O, viceversa, nel fondare consapevolmente proprio nel genere la propria
scrittura.
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