martedì 21 maggio 2013

Caterina Camporesi premiata al Civetta di Minerva 2013

Consegna del terzo premio a Caterina Camporesi. Consegna Barbara Carle

Premiazione a Summonte (AV) 19 maggio 2013

 Motivazioni all'opera finalista Dove il vero si coagula 
di Caterina Camporesi
 
Una lirica essenziale per dare voce alle parole che provengono dal profondo. Interno ed esterno si rincorrono. Lacerti di sensazioni e forme di pensiero si riannodano per scandagliare l'io, la natura e il mondo, nell'intento di snidare grumi di verità presenti nella caverna dell'anima.
Immagini di chiara forza evocativa, dove il tormento e l'inquietudine vengono quasi a racchiudersi in un universo cristallizzato. Rivelazioni dell'essere e segmenti dell'esserci, tra il detto e il non-detto in un lessico febbrile e in poderose visioni che cercano di rinserrare l'enigma.
Tentativi di comunicabilità, l'oro dell'incontro, il disgelo, l'identità e le metamorfosi sono elementi qui espressi in economia, per sottrazione, come a sancire e a ridefinire il coagularsi delle parole, delle emozioni, delle cose – tra l'oblio e l'estasi – in una liricità dove il dettato giunge alla sua estrema semplificazione e significazione.

Starze di Summonte, 19 maggio 2013

Il Presidente  Domenico Cipriano                         Il Segretario  Lucio Dello Russo


CATERINA CAMPORESIDove il vero si coagula, Raffaelli Editore, 2011.
Caterina Camporesi è nata a Sogliano al Rubicone (FC) nel 1944 e vive tra Rimini, la Garfagnana e Roma. Svolge l’attività di psicoterapeuta. Già condirettrice de «La Rocca poesia» e redattrice de «Le Voci della Luna», è socia di Sinopia (www.sinopiaonlus.org) e collabora con riviste cartacee e on-line come «Fili d’aquilone». Ha pubblicato: Poesie di una psicologa, Sulla porta del tempo, Agli strali del silenzio, Duende (Marsilio, 2003), Solchi e nodi (Fara, 2008) e Dove il vero si coagula (Raffaelli, 2012). È presente con “La sorte risanata” nell’antologia La coda della Galassia (Fara, 2005) e altre sue poesie sono state inserite ne La linea del Sillaro (Campanotto, 2006).

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