Pensieri
minimi e massime (1991-2012)
di
Emanuele Marcuccio
PhotoCity
Edizioni, Pozzuoli (NA), 2012
ISBN:978-88-6682-240-0
Genere:
Aforismi
Prezzo:
7,60 €
Recensione
a cura di Monica
Fantaci
Pensieri
minimi e massime, di
Emanuele Marcuccio, è una raccolta di ottantotto aforismi. Scrivere aforismi è,
essenzialmente, condividere dei propri pensieri, affinchè gli altri possono
ritrovarsi.
L’autore
tratta argomenti filosofici ed etici che vengono abbinati ad alcuni elementi
naturali, come il mare, la stella, la tempesta: «Il dolore è come il mare, nel
suo indistinto ondeggiare e rifluire incessante» (aforisma N°1), «La
stella dei poeti è la nostra ispirazione, capricciosa padrona che spesso tarda
a farci visita» (aforisma N°28), «Cupo è il nostro tempo, cupa è la scena di
questo mondo e il nostro sentire in una tempesta si inabissa» (aforisma N°42).
Il tema
principale è la poesia «Musicalità, fluidità e spontaneità, sintesi folgorante,
ispirazione senza mediazioni, né di metrica, né di rima: tutto questo è vera
poesia» (aforisma N°58).
Marcuccio
affronta il senso della vita, la valenza della cultura, della lettura,
dell’istruzione come fonti per affermare la libertà d’essere «Ognuno per sua
stessa natura, è viandante, alla continua ricerca del proprio sé, alla continua
ricerca della felicità ma, solo dei lampi fuggevoli, solo uno stormir di fronde
ci sono concessi, e questi attimi di felicità si perdono nella nebbia dei
giorni, si perdono nel vento degli anni» (aforisma N°77).
L’autore
accosta la fede religiosa alla poesia, sostenendo che il divino dona
l’ispirazione «Il cuore, in apparenza semplice, nasconde un profondo abisso
che, solo Dio conosce, che spira a noi il vento della poesia, donandoci solo
dei barlumi, dei lampi fuggevoli di questo profondo abisso» (aforisma N°66).
Il libro
presenta, in appendice, un’introduzione alla poesia, che denota il forte legame
che Marcuccio ha con essa. La parola poesia allude al fare, al
costruire qualcosa cantando, il testo cita le prime opere poetiche tramandate
oralmente e per iscritto, si menziona Omero, l’Iliade e l’Odissea.
La poesia è parte
della nostra anima, del nostro sé, cammina insieme a noi, ci fortifica con le
radici dei suoi alberi, avvia un cambiamento per mezzo del suo vento, risente
delle emozioni che tutti i punti dell’esistenza partoriscono dal cuore, facendo
scattare la scintilla creativa ispiratrice «L’ispirazione è breve, fuggitiva e
svelta, ai poeti il compito di afferrarla e trattenerla stretta al proprio
cuore. La meraviglia, lo stupore, i sogni, l’amore: inesauribili alimenti per
l’ispirazione».
16 luglio 2012
QUESTA
RECENSIONE VIENE PUBBLICATA SU QUESTO SPAZIO PER GENTILE CONCESSIONE DA PARTE
DELL’AUTRICE.
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