Edizioni Delta 3
nota di lettura di AR
È un bellissimo catalogo artistico, il primo di una collana foto-poetica a cura di Massimo Ciotta, Domenico Cipriano e Francesco Di Sibio, dedicato alla suggestiva abbazia del Goleto luogo che invita al silenzio, alla preghiera, alla poesia come sottolinea l'arcivescovo Franco Alfano nella premessa.
I versi dei 16 valenti poeti – in buona parte a me noti e che considero anche amici e comunque vicini anche se non li conosco personalemente (Domenico Cipriano, Antonietta Gnerre, Vincenzo D'Alessio, Alfonso Nannariello, Francesco Di Sibio, Giovanna Iorio, Vera Mocella, Monia Gaita, Armando Saveriano, Raffaele Barbieri, Franco Arminio, Alessandro Di Napoli, Fabio Pelosi, Giuseppe Iuliano, Salvatore Salvatore, Claudia Iandolo) – raccolti in questo libro uniscono la loro inconfondibile voce alla sinfonia delle foto e così «le immagini “sospese” del Goleto, “firmate” da Giuseppe Caputo, da Massimo Ciotta e Francesco Di Sibio, diventano espressione visiva della “geopoetica”, ovvero della profonda compenetrazione tra poesia e biografia degli autori, tra poesia e terra, tra poesia e storia. E così scorpiamo l'Irpinia della poesia e dell'arte, della religiosità e della fede, in un tutt'uno inscindibile e coerente, a dire: questa è la nostra storia e la nostra poesia, la nostra anima e la nostra ricerca» (cfr. la prefazione, Paolo Saggese, p. 11).
Tutte le poesie hanno versi semplici, alti, incisivi, pregni di una carica spirituale radicata nei sensi e nel vissuto, in qualcuno con tinte mistiche, in altri con sfumature storico filosofiche… sì, i versi davvero belli e intensi dei poeti ci accompagnano sostenendo sostenuti la luce delle fotografie e veniamo anche noi trasportati in quel luogo potendo senz'altro sottoscrivere l'incipit, ad esempio (perché ogni poeta offre immagini bellissime) della poesia di Giuseppe Iuliano: «Pellegrino nel tempo qui mi figuro / con occhi di brace e amen di penitenze» (p. 41).
Un libro intensamente sfolgorante.
Nessun commento:
Posta un commento