Alessandro Ramberti
Ci sono momenti (Fara Editore, 2025)
recensione di Nino Di Paolo
In questo libro di poesie, edito nel mese di maggio 2025, Alessandro Ramberti ripubblica due precedenti raccolte, uscite venti anni fa: In cerca (2004) e Pietrisco, del 2006.
Nella prima delle due, costituita in gran parte da poesie brevi, di pochi versi (non tutte, ma molte sì), troviamo una ricerca riguardante il profondo di sé in rapporto alle relazioni con umani, con la natura terrestre e con quella universale.
La poesia che le dà il titolo, In cerca, è rivolta a una “seconda persona”, a un “tu” che potrebbe indifferentemente essere l’Altissimo o un qualunque umano.
Nella seconda raccolta le poesie sono più lunghe, più discorsive, meno ermetiche, non disdegnando domande filosofiche, accompagnate anche da alcune risposte.
Anche qui c’è un rivolgersi ad una “seconda persona” che potrebbe essere il “se stesso”.
La poesia che chiude la raccolta, Preghiera, è un’invocazione al manifestarsi del destinatario di quella preghiera, l’invocazione a cui ognuno desidera venga data risposta.
C’è? Non c’è?
C’è chi la sente perché c’è, chi non la sente perché non c’è, chi la sente anche se forse non c’è e a chi non la sente anche se forse c’è.
Il bisogno di comunicare nuovamente ciò che si comunicò anni prima ricorre spesso tra gli autori e le autrici del tempo presente.
Alessandro non sfugge all’idea.
22 dicembre 2025
Pero (MI)

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