recensione di Flavio Vacchetta
Nell’era della grande libertà, della realtà liquida, della caduta dei canoni classici, già smantellati da tempo benché semprevivi, i versi di Macciò si pongono al centro di un evento creativo letterario cioè la pubblicazione del suo libro Ritratto di donna al mare con bambino, Puntoacapo Editrice.
Poeta in cui arde l’amore per la vita, la parola rimbalza, tesse, crea e compone un testo fervente di passione benché, apparentemente spiazzante per chi legge che, proprio come il sarto con ago e filo, penetra nella stoffa di un gioco di ordito, di trama e di orli fino a realizzare, forse, l’abito su misura.
Poesie come Raccomandazioni, Giglio di mare, La voce… e altre stimolano il lettore a leggere e rileggere versi che tra giochi verbali e linguistici sfuggono via come pesci nell'acqua.
È l'eterna ricerca della verità, ambigua e misteriosa, che si cela nell'enigma poetico.
Il messaggio che ci invia, a mio modesto parere, l’autore lo definisco un messaggio di comunicazione che vuole porsi in uno stadio di libertà assoluta, al di fuori di ogni controllo sintattico e morfologico.
L’obiettivo è sicuramente plurimo: Francesco possiede un repertorio di obbiettivi interagenti all’interno della sua scrittura poetica e padronanza musicale.
Già perché l'autore è pure musicista, un valido musicista e a buon convincimento va seguito nei suoi numerosi concerti che tiene dappertutto con validi nonché apprezzati compositori musicali uno fra tutti il mio amico Carlo Dardanello.
Giglio di mare – terza variazione
il giglio di mare è un fiore di sabbia,
di poca acqua,
un nodo di salsedine e risacca
la materia, la luce
che ogni estate si schiude
su questa spiaggia
accanto a un nido di tartaruga.
Eccoti quel fiore non reciso,
lo stesso nido sulla spiaggia
al momento della schiusa,
l'inverno di una poesia
in questi ritagli di parole.
Il mondo tra parentesi
Mette il mondo tra parentesi
in minutissima grafia
traccia quel segno che rimane
per potersene andar via.
Da ciò si evince che Francesco Macciò porta con sé il significato dualistico della narrazione poetica e musicale… e scusate se è poco…
Altra osservazione è la suddivisione del libro per argomenti diversi trovando così versi familiari, storici, locativi, filosofici.
Preda dell’intimo spaesamento è rapito da un inesprimibile sillabario, stretto nella morsa dell’afasia quotidiana.
C'è ansia, dolore, ma anche tanta gioia… ma tanta… nel rileggere questo libro sincero, spontaneo,genuino e scorrevole.
Termino con una poesia che adoro…
A mio figlio Andrea Angelo
Pòrtati dentro un pezzetto di me
che veda un poco anch’io
con i tuoi occhi ciò che vedi tu
quando sali sul bus
con lo zaino zeppo di libri,
quando nella morsa del gelo
scendi di corsa le scale in maglietta,
quel mare rabbioso a Boccadasse
quando pedali accanto a me
amorevolmente
in sella alla tua bicicletta.

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