Suggestioni della primavera
"Tempo fa, alle superiori, nell'infelicità e lo smarrimento, ho incominciato a dare la vita per qualunque cosa stessi facendo."
Era vero. Era tutto vero,
tutto era precisamente vero.
Io ho deciso di non vedere
nessun aiuto, né male
di non rispondere
se era ora e ora non
ho più intenzione di parlare.
Non sapevo più chi fossero
miei amici e chi fossi io,
mi nascondo nella vita
isolato per un miracolo,
e per amore di un fedele
dipendo senza volto.
La fede è un’esperienza
non un esperimento:
cambia, cambia, cambia…
Chi parla? Io ora, o
qualcuno nel passato
chi sto diventando
chi divento… Cosa
cerco? Cambia… a
rovistare a rovistare
dentro, senza pausa
Così è meglio, vivo
ogni risposta
e starò meglio
//
Mi piove la luce dalla
finestra appena sveglio,
bianco il cielo, i muri
arriva un tifone forse.
Dì ancora bugie,
arriverò in segreto
è tutto vero.
Prego allo specchio...
"Guarda, nel cuore
è un uomo a mani giunte
prega" - vengo futuro
//
Il tifone si è rivelato un istinto
ma il vento ha liberato i laghi,
da alberi nel grigio isolata la sera.
I palazzi incutono timore e
fondano labirinti allo sguardo
nel bianco della grigia città,
le piante di un luogo altro
i bassi edifici degli hutong
e lo stile sovietico sul tempio
di Confucio e il Guozijian,
il tifone ha parlato ai vetri
il mio cuore ha visto lontano.
//
"Sai precisamente dove sono",
"non ho bisogno di fuggire
in un punto dimenticato."
Essere, essere per sempre,
con la stessa voce, giovane
anche nel tono, nel ridere
e i pensieri, "impara a vedere"
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