domenica 19 gennaio 2025

"Risme private” di Andrea Giampietro

 


Finisce il tempo e il pianto è ancora morto, 
non preme in gola, non esplode in lai 
ma teme già l'arrivo dell'allodola, 
lo strazio del mattino da scandire. 
Quello che fu, che è stato, ciò che era 
non è già più né mai sarà lo stesso, 
né cerca scampo l'usignolo quando 
contro ogni aspettativa si fa sera. 

*

Risme private in fondo ad un cassetto 
dove non entra luce che riverberi 
le chiose poste a margine del foglio, 
quasi un presagio di letture postume. 
L'autore sconosciuto avrà provato 
a dargli un senso, un mal compiuto ordine fermandole con piccole graffette 
che annunciano l'attesa della ruggine. 
Un ritmo basilare sembra annesso 
alle parole, ai bianchi spazi, al dattilo 
di sillabe scandite in improperi; 
un canto adatto a farsi muffa o polvere. 

*

La somma degli addii schiera gli offesi 
in un affresco colmo di miseria 
e il pasto giornaliero delle briciole 
soccorre a rimpinguarsi nell'attesa. 
Chi ritrarrà la mano nella stretta 
non è dato sapere al solitario 
ma quell'impresa che pareva eroica 
non è che grumo secco di vernice.



Fresco di stampa il secondo volume della collana “La carena”, diretta da Silvia Elena Di Donato per la Di Felice Edizioni. Si tratta di “Risme private”, la nuova raccolta poetica di Andrea Giampietro con la prefazione di Silvio Ramat che scrive: “Queste Risme private confermano le doti del poeta di Quasi una scorciatoia (2020) e in più ne ampliano la gamma tematica. Vi si ribadisce, salvo rare e sapienti eccezioni, il dominio di un endecasillabo che Giampietro rispetta e modula come il costante e insostituibile signore della trama sonora (…) Un poeta abile nel servirsi delle risorse dell’italiano per far bisticciare sulla medesima pagina l’amore e l’amo; un poeta che, nel corso del libro (per renderlo più mosso e articolato), si diverte a render compatibili argomenti e toni diversissimi fra loro.”



Andrea Giampietro (Popoli 1985) è autore di raccolte poetiche (Il paradiso è in fondo, Roma, 2010; Di notte a luna spenta, Piombino, 2012; Cronache dall’imbuto, Lanciano, 2017; Quasi una scorciatoia. Elegie ed epigrammi, Borgomanero, 2020) e traduzioni (Oscar Wilde, Elizabeth Gaskell, Stéphane Mallarmé). È attivo anche come saggista e critico letterario per riviste come “Nuovi Argomenti”, “Poesia”, “L’immaginazione”, “il 996”, “Xenia”, “Rivista Abruzzese”, “D’Abruzzo”. Ha curato i volumi Un gettone di memoria. 23 voci per Ottaviano Giannangeli (Ortona, 2019) e Omaggio a Cosimo Savastano (Castelli, 2023). Ha raccolto una serie di saggi, articoli e recensioni sugli autori della sua regione in Studi di letteratura abruzzese (Ortona, 2024). Al suo paese nativo ha dedicato lo studio storico Pratola che se ne va. Storie tradizioni e personaggi di Pratola Peligna tra Otto e Novecento (Ortona, 2021).

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