A cura di Annalisa Ciampalini
“Profumo di liquirizia di Pietro Edoardo Mallegni è un
libro dall’atmosfera crepuscolare, è quasi sempre una descrizione di quotidianità
ed esperienza individuale venata di malinconia. I versi sono liberi, il tono
lirico, le descrizioni fortemente sensoriali. Pietro cerca solamente tranquilli
angoli del mondo e luoghi conosciuti dell’anima in cui rifugiarsi.”
dalla prefazione di Stefania Di Leo
Testi tratti dal libro
All’ombra di un vecchio albicocco,
mentre passo, resine e ardesie,
che ossigenano pomeriggi e
pensieri leggeri, nutrono
l’immobilità della natura.
Specchi sono i frutti che cogliamo,
libero oblio del giorno: il
mordere.
**
Un tasto di flauto sbagliato o un crampo alle dita,
scoraggiata sensazione di inverno è stato il mio
crescere,
imbarcato su aerei e su navi che arrivavano sempre in
ritardo.
Braccia amorevoli del mare e tepore caldo di abbracci,
pianti e sangue, quelli erano i miei porti, o i nomi
delle calli di Venezia o le calme piatte degli olmi
riflettute
in laguna. Ho lasciato rose appese ai semafori
come segnali di sentieri che traversano la mia umanità,
ma ogni ricordo è un vestito bellissimo di cui si adorna
la mia crudeltà, di cui l’ubriaco vento del Nord getta
i drappi su scogliere a strapiombo sui miei oceani,
laggiù, giace a pezzi la mia innocenza
in comuni sacchi neri dentro
cassonetti.
**
Le strade sono invecchiate,
marciapiedi e querce si sono storti,
palme hanno sbriciolato la corteccia,
vento e pioggia hanno ridisegnato
le case e i miei entusiasmi.
Io sono solo errori degli anni,
tracciato di arcobaleni
in cieli maledetti dalla sorte e
divenuto un lavoro e il mio
lavoro divenuto una tunica di Nesso.
Si espande in me
una piccola isola solitaria,
abitata solo da vangeli
e, sulla quale, crescono solo le
edere.
**
Umano peggiorare,
questo è il dimenticabile
avvenire notturno
che mi riservo.
Ostinarsi a vivere,
sentirsi parte di un tutto,
di un genere,
come santi e beati.
Il fervore dell’assenza
è il migliore cipiglio
al quale dare
il mio guaire.
Permane solo una goccia,
un ricordo del mio resistere
novizio alla vita.
𝐏𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨 𝐄𝐝𝐨𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐌𝐚𝐥𝐥𝐞𝐠𝐧𝐢, è nato a Carrara nel 1995. Nel 2013 ha
pubblicato con la casa editrice Marco del Bucchia l'opera prima dal titolo Il
dedalo in me. Nel 2015 ha pubblicato Il Dio Dada e in seguito le sillogi
Neurocidio, Limina Mentis e Il nulla, Europa Edizioni. Nel 2023 ha pubblicato “Profumo
di liquirizia” RPlibri. Ha viaggiato molto e nel 2017, divenuto padre, è
tornato a vivere a Massa. Ha ottenuto riconoscimenti dalla critica di settore e
alcuni testi sono apparsi su diverse testate giornalistiche online. Diverse
poesie sono state tradotte in inglese, francese, spagnolo, arabo e cinese.
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